economia

Cassa di Risparmio di Orvieto, approvati i risultati al 31 marzo 2024

mercoledì 8 maggio 2024

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2024.

· Il primo trimestre dell’esercizio 2024 registra un utile netto di 2,97 milioni di euro rispetto a 2,71 milioni di euro al 31 marzo 2023.

· +24,2% il Margine di interesse, pari a 10,19 milioni di euro al 31 marzo 2024 (8,21 milioni di euro al 31 marzo 2023), grazie al positivo andamento dei tassi di interesse e alla crescita degli impieghi.

· +1,4% le Commissioni nette pari a 4,24 milioni di euro al 31 marzo 2024 rispetto a 4,18 milioni di euro al 31 marzo 2023.  

· +14,5% il Margine di intermediazione pari a 14,53 milioni di euro al 31 marzo 2024 rispetto a 12,69 milioni di euro al 31 marzo 2023.

· +0,5% gli Impieghi netti verso la clientela, pari a 1,22 miliardi di euro rispetto a 1,21 miliardi di euro al 31 dicembre 2023. Erogati nel trimestre 47,47 milioni di euro di finanziamenti a famiglie e imprese.

· Prosegue la flessione dell’NPL ratio lordo e dell’NPL ratio netto, pari, rispettivamente, al 5,9% (6,1% a fine 2023) e al 2,3% (2,4% a fine 2023) e si rafforza ulteriormente il presidio sul rischio di credito con un grado di copertura dei crediti deteriorati in crescita al 63,2% (62,6% al 31 dicembre 2023).

· Solida posizione di liquidità con LCR al 284,6% ed NSFR>100%.

· Crescita dei coefficienti di solidità patrimoniale: CET1, Tier1 e Total capital ratio al 14,66% (rispetto al 13,21% al 31 dicembre 2023), che recepiscono il computo dell’utile netto di periodo nel capitale primario di classe 1 (CET1).

In particolare, il risultato economico evidenzia:

a) margine di intermediazione pari a 14,53 milioni di euro (12,68 milioni di euro al 31 marzo 2023, +14,5%), grazie alla crescita del margine di interesse (da 8,21 milioni di euro a 10,19 milioni di euro al 31 marzo 2024, +24,2%) e delle commissioni nette che passano da 4,18 milioni di euro al 31 marzo 2023 a 4,24 milioni di euro al 31 marzo 2024;

b) rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 0,93 milioni di euro (0,68 milioni di euro al 31 marzo 2023);

c) costi operativi pari a complessivi 9,25 milioni di euro (8,01 milioni di euro al 31 marzo 2023), di cui spese per il personale per 5,24 milioni di euro (4,67 milioni di euro al 31 marzo 2023, +12,1%), che, se proformate degli oneri accantonati per il sistema incentivante e degli effetti del rinnovo del CCNL per circa 0,6 milioni di euro, registrerebbero una flessione pari a circa l’1%. Le altre spese amministrative si attestano a 4,34 milioni di euro (3,44 milioni di euro al 31 marzo 2023), che includono maggiori costi per attività esternalizzate alla Capogruppo per circa 0,5 milioni di euro.

Da un punto di vista patrimoniale, il portafoglio titoli (comprensivo dei titoli “Hold to Collect” rientranti nella voce 40. dell’Attivo S.P. “crediti verso clientela”) ammonta a 121,33 milioni di euro, rispetto al dato del 31 dicembre 2023 pari a 146,14 milioni di euro, ed è costituito, essenzialmente, da titoli governativi italiani classificati nel portafoglio FVOCI.

Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito) passano da 1.198,64 milioni di euro di fine 2023 a 1.204,37 milioni di euro al 31 marzo 2024 (+0,5%).

I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 1.177,08 milioni di euro rispetto a 1.170,06 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (+0,6%).

I crediti deteriorati verso clientela presentano un valore contabile netto di 27,29 milioni di euro (28,58 milioni di euro a fine 2023), con un grado di copertura dei fondi rettificativi pari al 63,2%, in crescita rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (62,6%). Prosegue, inoltre, la flessione dell’NPL ratio lordo e dell’NPL ratio netto, pari, rispettivamente, al 5,9% (6,1% a fine 2023) e al 2,3% (2,4% a fine 2023).  

Sostanzialmente stabile la raccolta totale da clientela pari a 1,65 miliardi di euro al 31 marzo 2024 rispetto a 1,66 miliardi di euro al 31 dicembre 2023.

Ridotta l’esposizione TLTRO-III in seguito ai rimborsi effettuati, nel corso del trimestre, per circa 17 milioni di euro.

Solida la posizione di liquidità, con gli indicatori LCR al 284,6% ed NSFR maggiore del 100%.

In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale: Cet1, Tier1 e Total capital ratio pari al 14,66% (13,21% al 31 dicembre 2023), che recepiscono il computo dell’utile netto al 31 marzo 2024 nel capitale primario di classe 1[1].


[1] Come da normativa prudenziale, il computo dell’utile netto di periodo è consentito previa emissione della Relazione di revisione limitata da parte della società di revisione.