economia

Vendemmia 2018, Assoenologi “Scorretto speculare su produzione”

venerdì 9 novembre 2018
Vendemmia 2018, Assoenologi “Scorretto speculare su produzione”

E’ un messaggio decisamente chiaro quello che il presidente degli enologi italiani, Riccardo Cotarella, lancia a conclusione della vendemmia 2018. Una Vendemmia che ha brillato in quantità, ma soprattutto in qualità ed è questo l’elemento che emerge con forza dal lavoro di analisi di Assoenologi.

“Anche quest’anno Assoenologi - spiega il presidente Cotarella nell’introduzione del dossier definitivo sulla Vendemmia 2018 - è stata particolarmente attenta e cauta nelle sue sti-me, in considerazione del fatto che ormai i cambiamenti climatici possono creare, anche in territori limitrofi, delle transazioni da clima continentale a clima tropicale che possono determinare importanti differenze sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Tutto ciò nella consapevolezza che ogni previsione, può portare a scel-te errate da parte dei produttori e influenzare, nel bene e nel male, il mercato. Assoenologi stima un quantitativo superiore di circa il 24% rispetto allo scorso anno e una qualità eterogenea, buona con diverse punte di ottimo ed alcune di eccellente”.

Le rilevazioni di Assoenologi “sono il risultato dell’elaborazione di migliaia di rilievi”. La base è data dalle valutazioni condotte, a livello locale, dalle diciassette Sedi periferiche che Assoenologi ha a copertura dell'intero territorio nazionale. Questi dati vengono quindi confrontati con un’altra moltitudine di informazioni acquisite dalla Sede centrale di Assoenologi. Questo modo di operare consente da anni all’Assoenologi di formulare in modo obiettivo e veritiero, fra la fine di agosto e l’inizio di settembre, le prime previsioni sulla vendemmia e, nei primi giorni di novembre, le stime definitive della produzione.

Nella sostanza i dati definitivi Assoenologi indicano una produzione di vino e mosto superiore di circa il 24% rispetto al 2017. Tutte le regioni italiane evidenziano consistenti incrementi produttivi. Parlando di valori assoluti, il totale della produzione cambia a seconda se si considerano i dati ufficiali Istat o quelli del Mipaaft del 2017 (tra i due dati si rileva addirittura una differenza di 3,6 milioni di ettolitri). Assoenologi ha deciso di fare riferimento ai dati ufficiali del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e, pertanto, l'Italia nel 2018 fa segnare una produzione complessiva di 52.600.000 ettolitri.

“L’annata 2018 - spiega l’associazione degli enologi italiani - resenta, pertanto, valori medi di un'annata di piena produzione, che vanno a compensare il forte calo registrato nella passata cam-pagna che è stata tra le più scarse degli ultimi cinquant’anni, dove gli eventi climatici si sono accaniti con un’inusuale ed eccezionale portata. 

L'Assoenologi “ritiene non solo inopportuno, ma scorretto che alcuni operatori del mercato vitivinicolo speculino sull'aumento di produzione al fine di ridurre il prezzo dei vini della vendemmia 2018. Non è la prima volta che succede, probabilmente non sarà nemmeno l'ultima, ma Assoenologi sarà sempre in prima fila per comunicare la verità a salvaguardia, specialmente, dell'interesse dei produttori!”.