economia

Cgil, Cisl e Uil: "Dalla mobilitazione una proposta alternativa per il futuro della nostra comunità"

giovedì 16 ottobre 2014

"Che sia uno sciopero di tutta Terni, di tutta l’Umbria e dell’intero paese. Che sia uno sciopero in difesa del lavoro, ma anche capace di avanzare con chiarezza una proposta alternativa alla logica dello smantellamento imposta da ThyssenKrupp per un presidio produttivo fondamentale per il nostro territorio e per il paese”.  Alla vigilia dello sciopero generale di venerdì 17 ottobre, Cgil Cisl e Uil di Terni tornano ad appellarsi all’intera comunità regionale umbra per chiedere la massima partecipazione e la massima compattezza, in una battaglia decisiva per il futuro dellla regione e dell’industria italiana.

"Da Terni partirà un messaggio chiaro indirizzato prima di tutto al governo – affermano i tre sindacati – che deve riaprire la trattativa a palazzo Chigi, su basi completamente diverse da quelle che si erano determinate al Mise. Va avviata immediatamente una procedura d’urgenza per evitare i licenziamenti, attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà, non solo in Ast, ma in tutto il sito produttivo, ditte terze comprese. Inoltre – proseguono Cgil, Cisl e Uil di Terni – è necessario avere chiaro l’obiettivo strategico finale: mantenimento dell’unitarietà del sito, proiezione internazionale, ruolo di primo piano nella competizione con i grandi produttori di acciaio mondiali. Solo a questi condizioni il futuro di Ast, di Terni e dell’intera siderurgia italiana non risulterà compromesso, come invece sarà inevitabilmente se prevarrà la logica predatoria di ThyssenKrupp che l’esecutivo non ha finora contrastato".

Lo sciopero generale di otto ore sarà accompagnato da una grande manifestazione cittadina che partirà alle ore 9.00 dai cancelli di Ast in viale Brin, per poi raggiungere piazza della Repubblica nel centro storico di Terni. Qui si terranno i comizi conclusivi con gli interventi di Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, Giuseppe Farina, segretario generale della Fim Cisl, e Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.