economia

Verso il recupero dell'ex impianto idroelettrico "Netti" per illuminare le aree archeologiche del Paao

giovedì 18 settembre 2014
Verso il recupero dell'ex impianto idroelettrico "Netti" per illuminare le aree archeologiche del Paao

Riprende quota il progetto di valorizzazione dell'ex impianto idroelettrico "Netti" situato nella frazione di Sugano destinato a diventare Centro di documentazione per le energie alternative. Il Comune intende infatti valorizzarlo fino a utilizzare l’energia prodotta dall’impianto per dare luce alle aree archeologiche del PAAO.

"Dopo circa dieci anni dall’acquisto del bene, che nel 2006 venne inserito appunto nella progettazione del Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano - annuncia il sindaco Germani - ora c’è il tavolo di progettazione europea riferito al comparto ‘Aree Interne’ nelle cui linee di finanziamento intendiamo attivarci. Il nostro riferimento sono i canali di finanziamento per il recupero di manufatti dimessi di archeologia industriale, per la valorizzazione delle fonti rinnovabili e per la realizzazione di percorsi didattico-educativi e turistico-ambientali. Le premesse ci sono tutte – prosegue – occorre soltanto essere operativi. Tra le prime questioni su cui lavorare, c’è l’individuazione del soggetto privato attuatore del progetto, dal momento che la programmazione dei fondi comunitari privilegia i soggetti privati".

Per realizzare tale obiettivo, nei giorni scorsi è stato costituito un gruppo di lavoro che sta già verificando la fattibilità del ripristino del tratto di condotta andata distrutta e della ricostruzione dell’accesso, ma anche delle verifiche di attingimento idrico alla sorgente di Sasso Tagliato che alimenta l’acquedotto della città. Il gruppo è composto dai tecnici comunali Ing. Mario Angelo Mazzi e Arch. Rocco Olivadese e dai concittadini Sigg.ri: Gianfranco Agnusdei Pensi, Claudio Bizzarri, Rodolfo e Davide Bracchetti, Ugo Cinti, Marco Gaddi, Michele Golia, Valentino Maggi, Alfredo Paolantoni, Enrico Petrangeli, Renato Rosciarelli e Renzo Rossi.