economia

Cgil: "Bene la fusione. Riaprire al più presto il confronto sulle riforme istituzionali"

mercoledì 8 gennaio 2014
Cgil: "Bene la fusione. Riaprire al più presto il confronto sulle riforme istituzionali"

La CGIL dell'Umbria apprezza la decisione dei comuni di Fabro, Ficulle, Parrano, Monteleone di Orvieto e Montegabbione di procedere alla fusione e alla costituzione di un unico comune. "Anche se i tempi saranno ancora lunghi e saranno necessari i referendum tra i cittadini e provvedimenti legislativi regionali - affermano Mario Bravi e Raffaella Chiaranti - questa scelta ha il merito di andare verso la semplificazione amministrativa, mettendo a sistema i servizi, razionalizzando e riducendo i costi, ma anche di essere potenzialmente un propulsore di un processo più ampio. Infatti, in merito al riordino istituzionale, riteniamo sia un errore aver fermato un processo riformatore con cui la Regione ha caratterizzato la sua legislatura, in attesa dell' evoluzione della normativa nazionale. L' Umbria ha bisogno di un dibattito esplicito, da far "emergere" in modo chiaro e nel merito, un dibattito che definisca funzioni e ruolo dei propri livelli istituzionali, una "carta delle autonomie locali" per ridisegnare un nuovo regionalismo. Quello che non serve è un dibattito sommerso e riservato a pochi sui numeri ipotetici delle future unioni dei comuni. Quello che serve è incoraggiare con determinazione le fusioni dei piccoli comuni (come quella di cui si discute oggi), che stentano ad esercitare le proprie prerogative e che in Umbria sono il 66% (61 comuni sotto i 5000 abitanti). Così come va incoraggiato lo svolgimento di funzioni in forma associata.  Quello che serve è dare risposte ai cittadini e certezza a lavoratori e lavoratrici che questo sistema fanno funzionare con competenza e professionalità. Quello che serve è garantire la sostenibilità economica delle riforme (Agenzia della Forestazione, lavoratori ex comunità montane ) che si sono avviate, trovando le soluzioni tecniche e le scelte politiche opportune.  Il Comune è la prima istanza democratica e di rapporto con i cittadini : un processo di riforme vere non può che partire dal basso e basandosi su processi partecipativi veri. La CGIL dell'Umbria sottolinea che questa esperienza positiva dell'Orvietano non può rimanere un caso isolato e ribadisce la necessità di un confronto urgente per procedere, rapidamente e in modo più ampiamente condiviso, sulle riforme istituzionali".


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