economia

Pmi, imprese umbre presentano progetti innovazione prodotto realizzati con programma Regione Umbria “i-start”

venerdì 22 febbraio 2013
Pmi, imprese umbre presentano progetti innovazione prodotto realizzati con programma Regione Umbria “i-start”

Sono 95 le imprese umbre che hanno partecipato al programma di animazione per lo sviluppo di progetti aziendali di innovazione gestito da Umbria Innovazione per conto della Regione Umbria denominato "I-start" (Innovazione: supporto tecnico di animazione ricerca e tecnologie). Suddivise in 27 progetti di cluster (gruppi omogenei), le imprese partecipanti hanno realizzato progetti per un totale di 752 mila 280 euro, di cui 488 mila 342 di contributo pubblico e quasi 264 mila euro di cofinanziamento privato dalle aziende. È quanto emerso nel corso dell'incontro "Le imprese parlano alle imprese" che, tenutosi all'assessorato regionale allo Sviluppo economico, è servito per illustrare risultati e prospettive del programma. Molti progetti - è stato detto durante l'incontro - hanno ottenuto l'approvazione del mercato con commesse provenienti da clienti di Paesi UE e Extra UE. In altri casi inoltre i risultati sono stati così incoraggianti da spingere le aziende a brevettare i propri prodotti.

Destinatarie del programma I-start sono state le piccole e medie imprese operanti nei settori dell'industria, dell'artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi. Le attività sono state suddivise in due azioni: la prima finalizzata ad informare le aziende su come focalizzare le opportunità offerte dalla partecipazione a progetti di innovazione; la seconda ha previsto la possibilità anche per le piccole e piccolissime imprese di poter accedere alla realizzazione di progetti di innovazione cofinanziati da fondi pubblici.

Grazie alle novità introdotte per la valutazione dei progetti, l'84% delle imprese che hanno partecipato appartengono alle micro e piccole imprese. Per quanto riguarda le tipologie di innovazione introdotte, l'insieme di quelle di processo e prodotto sono le più diffuse, sviluppate nell'85% dei casi. Seguono la ricerca e l'innovazione metodologica/organizzativa, entrambe al 7.4 per cento. I dati, è stato sottolineato, dimostrano quindi che lo sforzo delle imprese, anche di dimensioni ridotte, si è rivolto verso progetti più impegnativi, che probabilmente non avrebbero potuto realizzare senza l'intervento delle competenze rese disponibili dal programma I-start. L'elemento critico è stato l'incontro tra le esigenze delle imprese e le possibilità offerte dal programma, in altri termini la capacità di "ascoltare le imprese" modulando in tal senso anche i servizi offerti. I dati sull'attuazione del programma I-Start, commenta Luigi Rossetti, Coordinatore imprese e lavoro della Regione Umbria, rappresentano una importante conferma del ruolo delle politiche e degli strumenti pubblici per incrementare la propensione e gli investimenti delle imprese in innovazione. Un'innovazione che le imprese declinano in termini sempre più differenziati rispetto ai confini consuetudinari delle dimensioni d'impresa, dei settori di appartenenza e delle funzioni aziendali caratteristiche. 

Nel dicembre scorso, Umbria innovazione ha condotto una indagine di "customer satisfaction" rivolta alle imprese che nel corso degli ultimi tre anni ha coinvolto nei progetti di innovazione. Del campione intervistato, il 74 per cento delle imprese ha identificato nella partecipazione a progetti di cluster il servizio principalmente utilizzato tra quelli offerti da Umbria Innovazione. Il 95% delle imprese si dichiara molto soddisfatta riguardo all'esperienza maturata con Umbria Innovazione, giudicandola ottima nel 57% dei casi, buona nel 38 per cento. A seguito dell'esperienza avuta, la quasi totalità delle imprese (99%) ritiene che Umbria Innovazione sia un soggetto utile per l'attuazione dei propri progetti d'innovazione.