economia

Tavoli all'aperto, commercio e decoro urbano. Interviene l'assessore Sciarra: “Per ora il rispetto dell'esistente, ma i regolamenti vanno cambiati”

domenica 16 agosto 2009
di laura
Tavoli all'aperto, commercio e decoro urbano. Interviene l'assessore Sciarra: “Per ora il rispetto dell'esistente, ma i regolamenti vanno cambiati”

"Capisco che un commento ad un commento sia poco ufficiale, ma, in tempo di ferie dell'ufficio stampa comunale, tutto può servire a fare chiarezza e a chetare gli animi". Con questo esordio l'assessore al Commercio e Turismo, Marco Sciarra, interviene prontamente nella polemica dei tavoli all'aperto e, più vastamente, del rispetto delle regole in base alle licenze e ai permessi da parte degli operatori della ricettività che, nella pausa di Ferragosto, fa discutere anche sul web.

Vecchio problema - al quale, sottolineano alcuni, "la vecchia amministrazione è stata sorda", ma rispetto a cui molte sono le aspettative degli operatori per quanto concerne la nuova - da tempo dibattutto e ora vivacemente risollevato da una segnalazione di Cittadinanzattiva sui legittimi ma severi controlli di cui è stato oggetto in questi giorni Soleman Mohamed Abddall Ahmed, proprietario del Ristorante "L'Antica Piazzetta" che occupa, tra l'altro, un vasto spazio all'aperto in Piazza Gualterio, la cosiddetta Piazzetta di San Giuseppe.

Nel complimentarci con l'assessore Sciarra per i pronti chiarimenti e per l'uso disinvolto e informale del web, cosa che consideriamo un apprezzabile, moderno e democratico atteggiamento che non può che giovare alla politica, amministrativa e non, diamo il rilievo che merita al suo commento esplicativo.

Sciarra sottolinea che, come la vicenda della fiera del libro all'aperto della Libreria dei Sette - anch'essa ubicata nella piazzetta - anche il caso che riguarda i Soleman ha impegnato Sindaco e Giunta ben al di sopra di ogni previsione, tanto da diventare l'appuntamento costante dei primi venti giorni di lavoro amministrativo.
Nello specifico, l'assessore considera piuttosto discutibili i regolamenti attuali, che dovranno per forza di cose essere rivisitati e trasformati il prossimo autunno, ma al momento, data la stagione inoltrata in cui la nuova Giunta si è trovata ad operare, non si poteva far altro che rispettare le regole esistenti.

"A stagione più che avviata - afferma l'assessore Sciarra - non potevamo che invitare tutti al buon senso, cercando di far rispettare le regole esistenti, così come sta avvenendo per la musica all'aperto e per altre urgenze che hanno finora occupato il 90% del tempo della Giunta. L'autunno porterà tanto lavoro e tanti cambiamenti: occorre fare il regolamento dell'insonorizzazione acustica, quello del commercio su area pubblica, rivedere quello dell'occupazione del suolo pubblico e quello della somministrazione (seppur entrato in vigore giusto quattro mesi fa) e fare in modo che tutto non cozzi né col buon senso, né con la legislazione nazionale, né col il regolamento dell'arredo e del decoro urbano. I colpi di spugna a stagione avviata o i provvedimenti presi contro i regolamenti esistenti non si confanno alla democrazia. Vogliamo una Orvieto che sia davvero la capitale delle città del buon vivere e non una casbah disordinata, né una città morta".

In questa ottica, che non può che essere condivisibile, facciamo presente all'assessore - ma sappiamo che anche questo è nell'agenda della nuova Giunta - di vedere il tutto correlato al rispetto, e probabilmente alla revisione, delle normative sulla sosta e sul traffico, non di sua competenza ma alle sue deleghe strettamente correlate. La vera città del buon vivere che tutti auspichiamo, infatti, non può prescindere da una maggiore vivibilità anche da questo punto di vista, così che possa essere meglio e di più quel piccolo e ridente paradiso pedonale - o quel piacevole centro commerciale all'aperto - che, per la sua bellezza e per le sue caratteristiche, il centro storico di Orvieto merita di essere.

Approfittando dell'occasione, l'assessore Sciarra si pronuncia anche sulla paventata chiusura, da parte di alcuni operatori, del centro storico agli autobus. "Comunque la notizia sia uscita sui giornali - precisa Sciarra - l'unica cosa vera è che la chiusura del piazzale della Piave comporterà che l'unica area di sosta dei pullman turistici sarà il piazzale della funicolare. Non si rinuncerà a far salire nel centro storico i pullman muniti di voucher, ma solo per far scendere e risalire i gruppi, senza sostare, con orari e modalità da normare e mettere finalmente per iscritto in maniera chiara. Tutto il resto, illazioni incluse, è puro esercizio di ricamo".

Se posso permettermi un'osservazione in merito a quegli operatori che, come Sciarra sottolinea, hanno già "levato gli scudi" contro la chiusura agli autobus - non tanto come giornalista quanto come indefessa viaggiatrice degli angoli più disparati d'Europa - penso che l'importante sia, ovviamente nei limiti dell'efficienza e della ragionevolezza, non tanto chiudere o aprire agli autobus, ma far star bene i turisti senza dimenticare gli abitanti, offrendo a entrambi quella città vivibile, accogliente, gentile e ordinata che tutti auspichiamo e, soprattutto, farne conoscere in modo più pervasivo le potenzialità e le bellezze. L'Europa è piena di più o meno piccole città chiuse agli autobus e al traffico nel centro storico, ma nessuno pensa di non visitarle per questo, anzi considera la possibilità di scoprirle in modo tranquillo e "slow" un valore aggiunto. E via via esplorando e camminando, quando si è un pochino accaldati o stanchi, magari presi dalla bellezza di un angolo o di uno scorcio, o dalla piacevolezza di un "arredo urbano" degno di questo nome, allora sì che ci si siede volentieri a un caffè o a un qualunque punto di ristoro concedendosi, più o meno pigramente, il piccolo lusso di una sosta.