economia

Incentivare e sostenere il lavoro in agricoltura, il tema dell'incontro di Confagricoltura Orvieto

venerdì 22 maggio 2009
Incentivare e sostenere il lavoro in agricoltura, il tema dell'incontro di Confagricoltura Orvieto

In occasione dell'incontro pubblico organizzato il 18 maggio scorso presso l'hotel La Badia di Orvieto, nell'apertura dei lavori il Presidente della Confagricoltura di Orvieto, Roberto Poggioni, ha sottolineato le difficoltà delle aziende del comprensorio, in particolar modo del settore vitivinicolo, dovute al mancato rifinanziamento da parte del governo del Fondo di Solidarietà Nazionale, che avrebbe consentito alle aziende di usufruire di assicurazioni multirischio agevolate.

Il Presidente di Confagricoltura Umbria Guido Vivarelli Colonna, nel suo intervento ha posto l'accento sul difficile rapporto tra le aziende e le istituzioni, in particolar modo Regione e Agea, in merito ai ritardi nei pagamenti dei contributi dei premi comunitari. L'Agea (ente pagatore dei premi comunitari), e la Regione (soggetto deputato ai controlli sulle aziende), si rimpallano le responsabilità dei ritardi, con il risultato che le aziende sono costrette a rivolgersi agli istituti creditizi per far fronte alle spese di funzionamento, trovando notevoli difficoltà nell'accesso al credito.
A seguire, il Presidente nazionale di Confagricoltura, Federico Vecchioni, ha lanciato al governo ed all'Unione Europea il messaggio di un'agricoltura italiana pronta a dare il suo sostanziale contributo alla ripresa economica nazionale e comunitaria se messa in grado di competere con i competitor internazionali nella logica di regole comuni per tutti.



"Incentivi, come sta avvenendo per molti settori economico-commerciali con un ruolo trainante per la crescita del Paese, non sussidi, quelli si danno a chi non è in grado di sopravvivere" ha sottolineato Vecchioni.
"Noi non siamo dei super giardinieri, l'agricoltura rappresenta oggi in tempi di fluttuazioni anomale e forzate sui mercati internazionali delle commodity, un ruolo strategico per garantire l'autosufficienza alimentare ad ogni fascia di cittadini e produrre reddito" ha proseguito Vecchioni, ed ha aggiunto: "tutto ciò garantendo quella sicurezza ambientale di cui l'agricoltura è il primo e più importante tutore".
Incentivi, dunque, ad un settore che, in una congiuntura come l'attuale, può essere un valido ammortizzatore sociale alla disoccupazione.
"Dobbiamo avere meno ostacoli nella nostra missione che è quella di produrre", ha ribadito il presidente di Confagricoltura riferendosi al pesante fardello burocratico che grava sul settore.
"Il profitto è strategico come valore economico del Paese e quindi non si vede perché se si concedono, giustamente, facilitazioni per salvare la produttività di un grande gruppo automobilistico, non si possa fare altrettanto per incentivare l'attività di un settore a cui tutti si rivolgono quotidianamente per ogni necessità alimentare.

E proprio sui temi di incentivare chi svolge l'attività d'imprenditore e garantire la sovranità alimentare del Paese è intervenuto il sottosegretario alle Politiche Agricole Antonio Buonfiglio, presente all'incontro.
In agricoltura, ha detto l'on. Buonfiglio, vanno eliminate a livello europeo posizioni contrastanti come quelle per cui, in base a logiche salutistiche, si cancellano 50/60 mila posti di lavoro in Italia riformando le regole comunitarie sul tabacco, senza peraltro limitare l'importazione da Paesi esterni all'Unione, e poi si stabilisce che l'aranciata possa essere fatta senza l'uso delle arance con disastrosa ricaduta, facilmente immaginabile, per l'agrumicoltura.
Confagricoltura vigilerà sulle decisioni che potranno essere prese a livello nazionale e comunitario per tutelare gli interessi dell'agricoltura italiana.