economia

Osservatorio tariffe e tributi locali, A Terni Convegno sul Rapporto 2007 sulle famiglie umbre

mercoledì 25 marzo 2009

Venerdì 27 Marzo 2009, presso la Sala Conferenze Piano Nobile di Palazzo Gazzoli a Terni si svolgerà il convegno "Osservatorio Tariffe e Tributi Locali - Rapporto 2007" nell'ambito del Programma Generale d'intervento 2007/2008 della Regione Umbria realizzato con l'utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico

Lo studio ha confermato per il 2007 quanto emerso nelle precedenti versioni dell'Osservatorio, ovvero che, in Umbria, gli oneri che una stessa famiglia si trova a sostenere per certi tributi o tariffe possono differire anche considerevolmente a seconda del comune di residenza; in linea di massima i meno svantaggiati risultano essere gli abitanti dei centri minori.


Sintetizzando le novità emerse per ciascuna delle variabili analizzate, nello specifico per l'Addizionale comunale Irpef, dopo un lungo periodo di blocchi, nel 2007 i municipi hanno nuovamente potuto deliberare aumenti delle aliquote, possibilità sfruttata da più della metà dei centri umbri: i ritocchi sono stati generalmente leggeri (tranne il caso di Perugia con un passaggio dall'1‰ al 7‰). Per la prima volta, in alcune realtà, i soggetti in situazione di disagio estremo sono stati esentati dal tributo.
Il 2007 è stato anche l'ultimo anno di applicazione dell'Ici sulla prima casa: le scelte più recenti adottate dai comuni umbri in genere sono consistite nell'evitare di inasprire la fiscalità sulle abitazioni principali preferendo, piuttosto, proseguire la tendenza avviata da qualche anno di recuperare gettito aumentando le aliquote sulle seconde case; in alcune realtà regionali, tuttavia, le differenziazioni tra l'aliquota Ici sulla prima e sulla seconda casa non sono così nette. L'analisi ha rivelato infatti che l'Ici pagata nel 2007 sulla prima casa su un'abitazione "tipo", a seconda del comune di residenza, può oscillare dai 19 ai 242 euro. Lo studio ha considerato anche l'incidenza dell'imposta al variare del pregio dell'immobile, dimostrando che rispetto agli oneri dovuti per un'abitazione di medie condizioni, per un immobile più modesto (abitazione economica) si paga circa la metà, mentre nel caso di possesso di un villino il carico fiscale quasi triplica.
Passando alla spesa per il servizio di nettezza urbana, è risultato che nella regione permane una differenziazione di rilievo tra i comuni in cui è ancora in vigore la Tarsu e i 7 centri che dal 2006 sono approdati alla Tia: se nei primi, nel 2007, una famiglia per una situazione "tipo" ha speso in media 122 eur, nei secondi la media sale a eur. Peraltro, rispetto al 2006, gli incrementi tariffari nei centri in cui si applica la Tia sono stati mediamente superiori a quelli dei comuni con la Tarsu (7% contro 4%).

Per quel che concerne le tariffe degli asili nido, permangono profonde differenze nei criteri di articolazione del pagamento del servizio, soprattutto per quanto riguarda il tenere o meno in considerazione la condizione economica della famiglia (ed, in caso affermativo, le modalità con cui tale elemento viene utilizzato). Tranne alcuni casi isolati, le tariffe per l'assistenza all'infanzia analizzate non hanno subito bruschi aumenti tra l'anno scolastico 2005-2006 e quello 2006-2007.

Il Servizio Idrico Integrato, regolato dai tre Ato umbri, continua a dimostrarsi una partita molto rilevante per le famiglie umbre. I tariffari dei singoli Ambiti sono molto diversi tra di loro, con la specificità dell'Ato 2 che si distingue per il fatto di riservare un trattamento privilegiato alle famiglie numerose (nelle simulazioni effettuate risulta che le famiglie di 4 componenti dell'Ato 2 ottengono un buon risparmio rispetto a quelle degli altri ambiti). Nel 2007, si sono avuti rincari piuttosto importanti, in particolar modo nell'Ato 3, ove la crescita della spesa a carico dell'utente è stata dell'11%, a fronte di un aumento medio del 7% nel resto del territorio regionale. Comunque è difficile stabilire la realtà territoriale in cui il SII è più o meno conveniente, perché l'onere per l'utente dipende dalla numerosità familiare e dal livello di consumi.

Da ultimo, si è cercato di valutare l'impatto sui bilanci delle famiglie regionali di un paniere composto da due imposte (Ici e Addizionale comunale Irpef) e da due servizi (nettezza urbana e SII).
Una famiglia con un solo figlio e con entrambi i genitori che lavorano spende in media 509 euro all'anno per queste 4 voci, mentre nel caso in cui nella stessa famiglia lavori un solo genitore (e dunque, il reddito familiare si dimezza), gli oneri scendono a 429 euro. Le famiglie con 2 figli spendono in media 577 se possono contare sul reddito di entrambi i genitori, mentre nel caso di nucleo monoreddito la spesa ammonta a 497 euro.
Tra le 4 casistiche familiari ipotizzate, il paniere pesa maggiormente sulle famiglie monoreddito con 2 figli, arrivando ad assorbire il 2,7% del reddito familiare.
Tra le voci che compongono il paniere, quella che incide di più per le famiglie con 2 figli è la spesa per il SII, mentre per i nuclei con un solo figlio, ad assorbire la fetta più grande di risorse è la spesa per la nettezza urbana, nel caso di famiglia monoreddito, oppure l'Addizionale comunale Irpef se lavorano entrambi i genitori. Questo, considerando valori medi regionali.

L'analisi condotta per singoli comuni, mostra uno scarto molto ampio tra gli oneri sostenuti dalle famiglie dei due capoluoghi e quelli dei centri molto piccoli (ad esempio, 595 contro 399 euro, per un nucleo monoreddito con un solo figlio): in generale, la spesa cresce all'aumentare dell'ampiezza demografica dei comuni, ad eccezione di un lieve calo nel passaggio dai municipi medi (7.500-20.000 abitanti) a quelli medio-grandi (20.000-100.000).

Il programma dell'iniziativa con inizio alle ore 9,30 prevede gli interventi di:
Paolo Raffaelli (Sindaco del Comune di Terni - Presidente ANCI Umbria);
Elisabetta Tondini (responsabile Area Economica e Sociale, Aur) Rapporto 2007: principali evidenze
Meri Ripalvella (ricercatrice, Aur) Struttura e ipotesi di lavoro;
Laura Pelliccia (ricercatrice) Approfondimento: il Servizio Idrico Integrato;
Interventi programmati dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, della Direzione Sviluppo Economico e Attività Produttive - Servizio Commercio Regione Umbria, delle associazioni dei consumatori, degli ATO dell'Umbria
Presiede i lavori Claudio Carnieri (Presidente Aur)
Le conclusioni sono affidate all'assessore regionale al commercio Mario Giovannetti.

L'organizzazione dell'iniziativa è stata affidata dalla Regione Umbria al Centro Servizi Associazioni Consumatori (associazione a cui aderiscono le associazioni dei consumatori umbre ACU, ADOC, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega Consumatori e Movimento Consumatori).

 

 

 

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