economia

Confcommercio: bene i semafori ai varchi ma non basta, l'economia sulla rupe ristagna

lunedì 29 settembre 2008
Confcommercio Orvieto rileva con favore che il Comandante della Polizia Municipale, Colonnello Mauro Vinciotti, ha accolto con sensibilità la proposta avanzata dalla stessa associazione di munire i varchi della ZTL di segnali luminosi che evidenziassero il funzionamento o meno del dispositivo. Il problema, tuttavia, secondo Confcommercio non è per questo risolto e non si esaurisce. L'associazione di categoria rileva infatti, con una nota stampa del Presidente Giuseppe Santi, che tra gli associati serpeggia un crescente malessere. "Molte attività - afferma Santi - sono in procinto di chiudere i battenti, trasferirsi o diminuire il personale e si registrano perdite nell’ordine minimo del 30%. L’affluenza sulla rupe si è visibilmente ridotta, basta passeggiare per il corso per vedere con i propri occhi una situazione di profonda crisi. Orvieto non è più il fulcro del comprensorio come un tempo, piano piano sta diventando un dormitorio". Secondo Confcommercio è giusto rendere il centro storico uno spazio a misura d’uomo e di turista, ma dato che alcune aree erano segnalate come zone a traffico limitato già prima dell’entrata in vigore dei varchi, sarebbe bastato utilizzare in modo più capillare i vigili per far sì che la circolazione fosse meno caotica. Il varco più criticato è quello posto in Piazza del Popolo, perché i punti della città che il varco va a bloccare sono comunque raggiungibili con percorsi alternativi che vanno ad intasare altre aree residenziali, quindi il problema non è stato risolto ma solo spostato. Sarebbe inoltre opportuno, secondo Santi, creare delle fasce orarie più frazionate nelle aree di sosta a pagamento, in modo che chi volesse fermarsi solo qualche minuto o una mezzora per fare acquisti non sia spinto a rinunciare dalla sosta minima è di un’ora, che è quella della maggioranza dei parcheggi del centro storico. "Si è sempre detto in merito ai varchi che nessuna decisione vincola la città “per sempre” - conclude Santi - e che se in seguito a un provvedimento si riscontrano situazioni critiche, tutto si può ridisegnare o azzerare. E’ evidente che questa misura sta aggravando la già precaria economia della città quindi auspichiamo scelte coraggiose da parte dell’amministrazione".