economia

Oltre ai bracconieri ci sono anche giovani vandali.

martedì 30 settembre 2003

Sembra davvero nata (ma in realtà deve ancor nascere) sotto un brutto segno la nuova area artigianale di Colonnetta a Fabro. Il secondo insediamento produttivo del paese ha infatti visto la luce con un'accesa polemica che si è innescata quando il progetto di esproprio dei terreni privati è entrato nel vivo dopo essere stato messo in cantiere dalla precedente amministrazione comunale guidata dall'ex sindaco Fucili.

Fatto sta che le contestazioni dei proprietari avevano originato un'inchiesta della magistratura (oltre ad alcuni ricorsi alla giustizia amministrativa) che, per il reato di abuso d'ufficio, ha iscritto sul registro degli indagati tre persone (l'attuale sindaco Anacleto Carboni, un tecnico comunale ed un imprenditore) . In un'intervista rilasciata nei giorni scorsi al nostro giornale (http://www.unn.it/news-news/notizia.php?id=5470&url=orvietonews.it&categoria=politica)il sindaco Carboni aveva replicato ad alcune di queste polemiche, soprattutto quelle sollevate dall'esponente di Forza Italia Mario Fortinelli(http://www.unn.it/news-news/notizia.php?id=5453&url=orvietonews.it&categoria=cronaca)

ma adesso a mettere in discussione il progetto ci sarebbero anche gli screzi tra l'amministrazione comunale ed il consorzio Crescendo a cui è affidata la gestione delle aree produttive di alcuni comuni del comprensorio.

Secondo quanto risulta alla nostra redazione, i due enti avrebbero attualmente in corso una controversia per la definizione della convenzione che dovrebbe regolare la gestione dell'area di Colonnetta. In pratica ci sarebbero delle totali divergenze di vedute su chi debba finanziare l'urbanizzazione dei terreni. Sembra che il consorzio non sia intenzionato a farlo se non dopo aver ottenuto dalla Regione i fondi relativi, cosa che ovviamente non è ancora avvenuta.

Questo elemento rischia dunque di far allungare ancora i tempi di realizzazione di questa sospiratissima area artigianale mentre adesso scoppia l'ennesima grana politica. Il consigliere provinciale della Casa delle Libertà Mario Montegiove ha infatti chiesto ufficialmente che i terreni, secondo lui impropriamente espropriati ai legittimi prorietari, vengano immediatamente restituiti loro.