Salone Internazionale del Libro di Torino, l'Umbria si candida come regione ospite. Bori: "Opportunità inedita"

La Giunta Regionale ha approvato la candidatura dell’Umbria come regione ospite al Salone Internazionale del Libro di Torino per l’edizione 2026, un ruolo che la regione non ha mai ricoperto nella storia del Salone. La candidatura risponde all’invito del Salone che ogni anno promuove a ospiti d’eccezione una regione italiana e una nazione europea, che diventano così protagonisti per le cinque giornate torinesi con presentazioni di libri, eventi, dibattiti e iniziative di promozione del patrimonio culturale letterario ed editoriale.
Se l’Umbria fosse scelta come regione ospite dal Salone del libro per il 2026, avrebbe a disposizione uno spazio espositivo centrale e di rilievo con un programma dedicato a tematiche legate al territorio umbro. Potrà mettere in risalto gli autori locali, le tradizioni letterarie e le eccellenze culturali e artistiche regionali. Inoltre potrebbe promuovere il territorio dal punto di vista turistico e delle sue produzioni d’eccellenza agroalimentari e artigianali.
"La visibilità che otterrebbe l’Umbria come regione ospite al Salone – ha sottolineato il vicepresidente della Regione Umbria e assessore alla Cultura Tommaso Bori – permetterebbe di promuovere la cultura, l’editoria, l’arte e il territorio regionale. Ma non solo: sarebbe anche l’occasione per presentare aspetti innovativi della nostra produzione editoriale, ad esempio nel settore dell’editoria d’arte e in quello di fumetti, comics e manga, che attraggono un pubblico più giovane e interessato alle nuove tendenze”.
Il Salone Internazionale del Libro di Torino è il più importante evento italiano nel campo dell’editoria e uno dei maggiori in Europa, è uno spazio culturale e d’incontro che vanta un numero di presenze significativo – la 37esima edizione, del 2025, ha registrato 231.000 visitatori e oltre 7,8 milioni di utenti raggiunti sui social media – ed è un luogo di promozione letteraria sempre più aperto alle nuove generazioni e con uno sguardo accogliente e inclusivo per le persone con disabilità.

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