cultura

Parte da Sugano il "Viaggio nelle Case Sospese©" per contrastare lo spopolamento dei piccoli paesi

sabato 27 aprile 2024

Si chiama "Viaggio nelle Case Sospese©" il progetto ideato dall’Associazione "èpossibile" Etr mirato a contrastare il fenomeno dello spopolamento e dell'abbandono dei piccoli paesi attraverso un approccio multisettoriale e partecipativo. Fondato su principi di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale, il percorso si erge come un'iniziativa culturale rivoluzionaria e intende promuovere uno sviluppo sociale ed economico sostenibile, radicato nella consapevolezza collettiva e nella cura dei beni comuni.

La prima edizione verrà presentata sabato 4 maggio alle 16.30 nell'ex Scuola Elementare di Sugano, in Via San Rocco, da Mara Luigia Alunni e Guglielmo Monachello, rispettivamente ispiratrice e co-autore del progetto. Previsti gli interventi degli storici Luca Giuliani e Silvio Manglaviti, dell’antropologo Enrico Petrangeli e di alcune socie dell'Associazione "Il Filo di Eloisa". Dopo la visita alla casa pilota del progetto, in serata ci sarà una performance a cui parteciperanno i "Lettori Portatili" e i maestri Sara Lupparelli e Byron Torres, fondatori della Scuola "Tierra Querida Tango", campioni italiani ed europei, e finalisti mondiali.

"Il concetto di 'Viaggio nelle Case Sospese©' – anticipa Alunni – trae ispirazione dall’articolo 9 della Costituzione Italiana che sottolinea l'importanza della promozione culturale e della tutela del patrimonio nazionale. L’iniziativa nasce come risposta al crescente spopolamento dei piccoli paesi, causato dall’emigrazione dei giovani e la diminuzione dei servizi essenziali. Questo declino si riflette nel numero sempre maggiore di case vuote e abbandonate, portando alla chiusura di negozi e alla perdita di vitalità comunitaria".



Obiettivo del progetto è, dunque, quello di rivitalizzare questi luoghi attraverso un nuovo approccio di percezione e coinvolgimento. Le "case sospese" diventano il fulcro di un viaggio culturale e formativo, aperto alla partecipazione attiva della comunità. La metodologia adottata promuove l’educazione allo sguardo, la ricerca-azione e il pensiero sistemico. E si focalizza, inoltre, sull'arte involontaria teorizzata da Gilles Clément che trasforma le case abbandonate in testimonianze artistiche.

"Il percorso – aggiunge Monachello – si sviluppa in diverse fasi distribuite su cinque mesi. L'inaugurazione presenta il progetto con eventi culturali e artistici, seguiti da visite alle case sospese. Qui, il pubblico potrà esplorare l'arte involontaria nelle abitazioni e riflettere sulle storie racchiuse in esse". Alla base del progetto c’è quello che in tedesco viene definito "Weltanschauung", termine che, restrittivamente tradotto, significa "visione del mondo", "immagine del mondo" o "concezione del mondo".

"Ecco, noi siamo partiti da qui. 'Viaggio nelle Case Sospese© – spiegano ancora Alunni e Monachello – è un vero e proprio viaggio dentro se stessi, dentro la propria capacità di accogliere visivamente e con il cuore ciò che si vede. Un modo 'diverso', o per meglio dire 'altro', di guardare e 'vivere' una casa abbandonata. 'Viaggio nelle Case Sospese©' è, dunque, un progetto di comunità: il paese diventa una casa relazionale dove c'è apprendimento e si cresce insieme".

Da maggio a settembre, in giorni e orari definiti, sarà possibile approfondire i temi con visite aperte a tutti e, in quanto altamente formative, rivolte anche alle scuole di ogni ordine e grado. Nello stesso periodo, i fotografi, viaggiando per il paese, riprenderanno anche l’attuale vita quotidiana per evidenziare, ancora una volta, l'arte involontaria, il personale modo di osservare, ascoltare e percepire, e la specificità di ogni relazione. Previsti incontri con scrittori, pittori, scultori, fotografi, attori, abitanti del paese, ospiti, finalizzati a raccontare i temi connessi al "Viaggio nelle Case Sospese©", coinvolgendo anche in questo caso le scuole di ogni ordine e grado.

Previste anche attività di ricerca inerenti ai temi inclusi e suggeriti dal progetto. A settembre, la prima fase del progetto si concluderà con l’esposizione/premiazione delle foto e una conferenza con esponenti della cultura. Le fasi successive del progetto continueranno con le stesse caratteristiche della prima fase, con possibili integrazioni di ulteriori argomenti.

"Da tutto questo – conclude Alunni – ci aspettiamo un'inversione di tendenza rispetto all’attuale processo di spopolamento, contribuendo ad una rivitalizzazione del borgo di Sugano, un ampliamento dell’offerta culturale del territorio con nuove occasioni di incontro, una maggiore consapevolezza e delle risorse ambientali del territorio e un miglioramento delle relazioni grazie a momenti di confronto pubblico che hanno valore in termini di coesione sociale".