cultura

Il MoMA di New York dedica una retrospettiva ad Alice e Alba Rohrwacher

mercoledì 6 novembre 2019
di Davide Pompei
Il MoMA di New York dedica una retrospettiva ad Alice e Alba Rohrwacher

Attrice e regista, ma sopratutto sorelle. Stesso cognome, ai più ancora difficile a pronunciarsi. Stessi zigomi, unico stile. Diverse ma entrambe gelose del loro privato, lasciano che a parlare sia la loro arte. Eppure quel territorio al confine tra Umbria, Lazio e Toscana che le ha viste adolescenti – su tutto Poggio del Miglio, il buen retiro dell'Alfina, che è rifugio dai flash di festival e premi internazionali – continua a rivelarsi fonte di ispirazione, oltre che affettuosa tifoseria.

A loro non è dedicato solo l'omaggio dell'Italian Film Festival Berlin, in programma nella capitale tedesca da mercoledì 13 a domenica 17 novembre, che proporrà in tre cinema di altrettanti quartieri della capitale tedesca – "Il Kino", "Bundesplatz Kino" e "Lichtblick Kino" – cinque titoli della loro filmografia. Ma anche "The Wonders: Alice and Alba Rohrwacher", la retrospettiva che, per la prima volta in Nordamerica, porta la loro vasta opera filmica al MoMA di New York.

In collaborazione con l'Istituto Luce-Cinecittà e Tempesta Film, da mercoledì 4 a lunedì 23 dicembre al Debra and Leon Black Family Film Center del celebre Museo d'Arte Moderna, prenderà forma "un esperimento senza precedenti di unione di un autore e un interprete", "un omaggio a due carriere, due percorsi visionari del cinema internazionale contemporaneo" curato da Josh Siegel del Department of Film del MoMA e Camilla Cormanni e Paola Ruggiero di Luce-Cinecittà.

"Sono pochi gli autori che meritano una retrospettiva al MoMA come questa coppia straordinaria di sorelle – ha dichiarato il primo – che hanno saputo portare intelligenza e vitalità al cinema contemporaneo con un talento unico, dietro e davanti alla camera". Affidato a "Lazzaro Felice", la pellicola che si è aggiudicata il Premio per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Cannes 2018, l'opening ufficiale. Ad introdurre il film saranno proprio Alba ed Alice.

Tra le proiezioni non mancherà ovviamente "Corpo Celeste", opera prima di quest'ultima che nel 2011 conquistò la Quinzaine des Realisateurs di Cannes, il Nastro d'Argento e il Ciak d'Oro. E poi "Le Meraviglie" – titolo preso in prestito anche per la retrospettiva al MoMA – impostosi nel 2014 a Cannes con un Gran Premio Speciale della Giuria, presieduta da Jane Campion. E ancora una selezione di corti e prove d'attrice come in "Vergine Giurata" (2015) di Laura Bispuri.

Da "Il Papà di Giovanna" (2008) di Pupi Avati, valso ad Alba il David di Donatello come Miglior Protagonista, a "Io sono l’Amore" (2009) di Luca Guadagnino, da "La Solitudine dei Numeri Primi" (2010) con cui si aggiudicò il suo primo Premio Pasinetti ad "Hungry Hearts" (2014), entrambi di Saverio Costanzo, con cui vinse la Coppa Volpi a Venezia. Passando per "Bella Addormentata" (2012) e "Sangue del mio Sangue" (2015) di Marco Bellocchio.

Dopo gli omaggi a figure prominenti come Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Michelangelo Antonioni, Dino Risi, Ugo Tognazzi, Istituto Luce-Cinecittà porta così in una delle capitali mondiali della cultura e del cinema "la parabola giovane e ancora piena di prospettive di due meraviglie del nostro cinema, una regista e un’attrice di forza espressiva, fascino, inventiva, purissimo talento". Lo stesso della "preghiera contadina" girata in questi giorni con JR sull'Alfina.