cultura

Torna la Festa di Santa Perduta. Tre giorni per perdersi e ritrovarsi

venerdì 23 agosto 2019
di Davide Pompei
Torna la Festa di Santa Perduta. Tre giorni per perdersi e ritrovarsi

Tre giorni di gioia dedicati al culto di Santa Perduta, particolarissima eppure esclusa – chissà perché – dal calendario liturgico. Dopo la mancata apparizione dello scorso anno, con la proverbiale ironia e la goliardica voglia di far festa, Radio Orvieto Web chiama a raccolta la cittadinanza nel Quartiere Medievale, per l'appuntamento che dal 2003 saluta l'estate, aperta a giugno di quest'anno in quegli stessi luoghi con la prima fortunata edizione di "Cantine Sonore".

Musica e vino annaffieranno anche l'ultimo weekend del mese secondo un copione rodato che pure sa rinnovarsi ogni volta. Con il patrocinio del Comune e la collaborazione dei residenti della zona di San Giovenale, si inizia venerdì 30 agosto alle 21.15 nell'intima cornice di Piazza Simoncelli con "Per Francesco, sopra le stelle del jazz", concerto afrojazz dei Fela Tufi 10et, in memoria dell'archeologo Francesco Satolli, prematuramente scomparso nell'estate 2008.

Dal 2010, Santa Perduta lo ricorda con la musica che quest'anno ha le note di un progetto inedito, ideato per l'occasione da Francesco Bufalini (sax soprano) ed impreziosito dagli arrangiamenti originali di Alessandro Bossi e Lorenzo Agnifili (piano). Al loro fianco, Federico Turreni (sax alto), Gianfranco Puppola (sax tenore), Filippo Bianchini (sax tenore), Leonardo Gazzurra (trombone), Francesco Rosati (chitarra), Enrico Bellocchio (basso elettrico).

E ancora Iacopo Bianchini (batteria, percussioni), e Lucio Giovannella (batteria, percussioni), pronti a guidare il pubblico sulle rotte meticce della musica afrojazz e afrobeat di Fela Kuti, "il nigeriano jazzista che ne è stato l’indiscusso profeta, e di altri gruppi affini, in una serata danzereccia dedicata a un grande amico saxofonista, archeologo e all'occorrenza danzatore". Stessa location per la seconda giornata di prologo, sabato 31 agosto alle 21.15.

"Seguimi, io sono la notte. Orvieto canta Renato Zero" è il titolo della serata-evento animata da Simone mi odia, Stranizza Zero, Emilio e le sue irritazioni, South of no north, Matteo Sacco e Blue Carpet Duo che prosegue la lunga serie di "Orvieto canta...", la formula che ogni anno, dal 2011, prevede l'omaggio a un grande della canzone italiana ad opera di alcuni dei maggiori musicisti del comprensorio.

Dopo il tributo a Graziani, Dalla, Lauzi, Baglioni, Celentano, Battiato e Morandi, è la volta di un'icona senza tempo in grado di mescolare in modo temerario operetta, pop melodico, glam, discomusic, melodramma e quant'altro, "irrompendo con fare dirompente, tracimando dai pigri schermi televisivi della domenica pomeriggio, entrando senza bussare nei tinelli marroni della famigliola dell'Italia benpensante e accidiosa per provocarla con la sua esibita alterità".

Domenica 1° settembre, dalle 17.30, nei panoramici Giardini di San Giovenale torna "Compagni di Merende. Il Picnic di Santa Perduta". È, questo ai piedi della chiesa, il momento musicale più atteso della festa giunta alla 14esima edizione che, grazie al supporto de "Il Gelato di Pasqualetti" e Opel Gala, si fa "plastic free", impiegando bicchieri, posate e piatti in materiale riutilizzabile o compostabile. Un piccolo ma importante, verso il rispetto dell’ambiente.

La smerendata collettiva con l'intervento del Mago Lapone apre la festa popolare pomeridiana, fatta di bimbi che scorrazzano liberi sul prato e adulti stravaccati su stuoie e lenzuola. In accordo con l'originario spirito, la filosofia è quella della condivisione di ciò che viene portato dai "devoti". Porchetta, vino e sangria ma anche musica. Sul piccolo palco allestito sull'erba, salirà alle 20 "Lo Scalo", all-stars band orvietana composta da Raffaele Iacarella (voce, chitarra),

Leandro Tortolini (tastiere), Luca “Caciotta” Costantini (batteria), Emanuele “Lillo” Ranieri (chitarra) e Maurizio Freddano (basso) che si muove in un indie-songwriter con forti agganci con i '90. Dopo le loro canzoni al tramonto, alle 21.30 largo a "La Banda del Comitato", poetico e sonante ensemble che spazia dalle sonorità folk e manouche della fisarmonica a quelle graffiate della chitarra e del trombone, passando per la canzone leggera italiana.

Ne fanno parte Alice Rohrwacher (fisarmonica, voce), Martina Schiucchino (voce, ukulele, percussioni), Francesco Rosati (chitarra, voce), Leonardo Gazzurra (trombone, poesie), Filippo Bianchini (sax) e Giggi Barba (batteria, percussioni). E poi i "Love in Portofino", la formazione che arruola Simone Stopponi (voce e chitarra), Sandro Paradisi (piano e fisarmonica), Alessandro Graziani (batteria) e Lorenzo Calvanelli (contrabbasso).

Gioioso quartetto fedele a Fred Buscaglione e, di rimbalzo, ai grandi del periodo d'oro dello swing italiano, come Natalino Otto, Nicola Arigliano, Renato Carosone, Armando Trovajoli e molti altri. A intermezzare e chiudere, "con gran smulinare di zampette ballerine" e a testimonianza della vivacità musicale del territorio, non mancheranno i ritmi e le proposte sorprendenti di Dj Mauro Vecchi e Diggei Enzo, colonne portanti di Radio Orvieto Web. Alle 21.30, tra candele e cuori, entrambi accesi, come tradizionale liturgia impone, la solenne litania.

Tra il serio e il faceto, i fedeli imploreranno anche per quest’anno i favori della santa. Fino a mezzanotte, quando tutto si concluderà. Gli organizzatori raccomandano di "venire caldi e amorevoli, pronti al ballo, al bacio e al baratto di quanto, mangereccio o bevereccio, sarà portato in omaggio alla santa". Durante le serate sarà possibile sostenere attivamente la festa acquistando magliette, tazze e shoppers con la nuova icona. disegnata da due giovanissime orvietane, Matilde Marchesani e Morgana Burli, che hanno dato vita a "un’affascinante santa adolescente, colta nel suo acerbo mistero".

 

Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione, dalle 16 a mezzanotte di venerdì 30 e sabato 31 agosto è fatto divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Simoncelli così da agevolare l’allestimento delle strutture necessarie allo svolgimento dell’iniziativa. L’Ufficio Segnaletica Stradale del Comune curerà l’installazione della segnaletica necessaria e il Comando della Polizia Locale adotterà i provvedimenti necessari a garantire il normale flusso della circolazione.

Gli organizzatori ringraziano fin da ora "Il Gelato di Pasqualetti", Opel Gala, Macelleria Oreto, Cooperativa Sociale "Il Quadrifoglio", Impresa Edile Sangiovanni, Vini Neri, Cantina Poggio Cavallo, Azienda Agricola Palazzone, "Il Vincaffè", Collettivo Teatro Animazione, Apuntoerre, Associazione TeMa, Protezione Civile e tutti i residenti del Quartiere Medievale per il loro indispensabile aiuto e la calorosa ospitalità. Perché "nulla si vende, nulla si compra, tutto si condivide".