In archivio l'edizione 2019 del Corpus Domini, ma non la voglia di festa

In occasione della festività del Corpus Domini, Orvieto è tornata a vivere il suo giorno più bello. Piena e ricca di spunti, anche l'edizione di quest'anno celebrata solennemente domenica 23 giugno con la processione della reliquia del Sacro Corporale lungo le vie del centro storico preceduta dalla sfilata del Corteo Storico.
Cornice di tutto, Piazza Duomo dove venerdì 21 giugno si è assistito alla prima edizione del Corteo delle Dame in versione notturna con tanto di fiaccole. Decisamente suggestivo e gradito lo spettacolo dei trampolieri della Compagnia "Piccolo Nuovo Teatro" di Bastia Umbra. Migliorabile, forse, con qualche semplice accorgimento la sfilata che in molti chiedono di inserire in una cornice più festosa.
Sullo stesso sagrato ha regalato emozioni anche la 54esima edizione della Staffetta dei Quartieri e, l'indomani, l'uscita in parata del Corteo Storico e della Processione Religiosa. Marciare all'unisono sotto il sole di metà giugno per un serpentone, allungato negli anni all'inverosimile, resta cosa non facile al punto da chiedere un coraggioso "snellimento" della tradizione. In generale, però, c'è stata compostezza e partecipazione.
Tra i circa 400 figuranti tornati a sfilare con solennità dal Palazzo del Capitano del Popolo secondo il consueto percorso che raggiungendo la cattedrale ha toccato tutti e quattro i quartieri, anche l'attore Stefano Chiodaroli, protagonista del film “Da Sempre”, girato dal regista Giovanni Bufalini che, per la prima volta, ha immortalato dall'alto il corteo con un drone.
Quest'anno, le celebrazioni oltre alle principali autorità civili e militari del territorio che nel pomeriggio hanno presenziato anche gli appuntamenti di Bolsena, a sottolineare un legame antico con la città del miracolo, hanno visto sulla Rupe il cardinale indiano Oswald Gracias, componente del C6 del Papa che ha celebrato la messa utilizzando il "Giglio d'Oro", tornato dopo 55 anni ad Orvieto.
Oltre 350, i sindaci e i delegati provenienti da 30 Paesi tra cui Australia, Taiwan, Canada, Giappone, Corea del Sud, Cina ed Usa, in città per l’assemblea generale di Cittaslow International, che hanno assistito a quella che viene considerata la 68esima sfilata del corteo storico, il “sogno medievale” creato da Lea Pacini e portato avanti dall'associazione a lei intitolata. Altri figuranti in costume hanno assistito nello slargo di Via della Commenda.
A chiudere la lunga giornata di festa, in serata, la reposizione del Corporale nel tabernacolo dell'Orcagna e sul sagrato del Duomo il tradizionale concerto solidale promosso dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme affidato quest'anno alla banda musicale della Nato. Una giornata, quella appena mandata in archivio, che ha chiuso un lungo elenco di appuntamenti cittadini insieme all'auspicio che un simile patrimonio venga valorizzato sempre di più.
Dalla Festa della Palombella, in occasione della Pentecoste, e la sua cornice, "Orvieto in Fiore”. Dalla “Festa della Cava” a “La Repubblica dei Cavajoli”, e ancora “Ludi alla Fortezza”, “Il Paese delle Rose”, il “Festival Arte e Fede”, il Torneo dei Quartieri di Basket “Corrado Spatola”, il Meeting Internazionale di Atletica Leggera M/F “Luca Coscioni”, fino ad altre manifestazioni come quelle legate al 75° anniversario del Patto “Orvieto città aperta”. Un calendario che, al solito, condensa tutto in quelle date e finisce per creare anche "incomprensioni" tra organizzatori.
Un bellissimo e intenso periodo di manifestazioni che ha impegnato non poco anche le strutture organizzative del Comune e delle varie associazioni proponenti, oltre a istituzioni, Forze dell’Ordine e Protezione Civile che hanno garantito lo svolgimento dei vari eventi nella massima sicurezza. A tale proposito il sindaco, Roberta Tardani, che nella mattinata di domenica 23 giugno non ha fatto mancare il suo saluto ai figuranti del Corteo, recandosi di persona nella sede dell'ex Caserma Piave, esprime soddisfazione per l’efficienza organizzativa dimostrata.
E ringrazia tutte le associazioni, le istituzioni, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile in funzione associata dell’Orvietano che ha pianificato i vari dispositivi di sicurezza e i circa 100 volontari che sono stati impegnati, oltre alla Croce Rossa e al Servizio 118, agli Uffici e Servizi Comunali e a tutti coloro che, a vario titolo, si sono attivati per la riuscita, in totale sicurezza, dei vari eventi fino alla Festa del Corpus Domini rendendo la città accogliente. E viva, come meriterebbe di essere tutto l'anno.
“Nel corso delle prossime settimane nella nostra città – afferma il primo cittadino – si susseguiranno altre manifestazioni ed eventi supportati dai piani di safety previsti dalle norme vigenti. Norme rispetto alle quali serve la più diffusa consapevolezza, condivisione e attenzione proprio per far sì che vengano rispettate. Su questo aspetto lavoreremo con la Protezione Civile per far crescere sempre di più la Cultura della Sicurezza fra i cittadini, le associazioni e le categorie”.
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