LA GRANDE GUERRA
cultura

"Corrispondenza dal fronte 1915-1918". Le cartoline dei soldati entrano in classe

giovedì 11 aprile 2019
di Davide Pompei
"Corrispondenza dal fronte 1915-1918". Le cartoline dei soldati entrano in classe

"Vengo con queste poche righe a dimostrargli che benché lontano, in mezzo ai disagi e sacrifici della guerra, sempre lo rammento, come penso la sua famiglia, e voglio sperare che stiano tutti bene come altrettanto posso assicuragli per il momento di me". E ancora: "Scusi la calligrafia ma il mio tavolo è il ginocchio". Anche estrapolate dal contesto storico originario, conservano il suono dell'autenticità e il fascino di altri tempi, tutt'altro che facili e decisamente meno rapidi, le cartoline postali inviate in paese dai soldati di Monteleone d'Orvieto durante la Prima Guerra Mondiale.

Una corrispondenza, tutta in corsivo e dai toni formali, che prima di arrivare nelle mani di madri, sorelle e spose era spedita all'Ufficio di Assistenza Civile del Comune di residenza o a "compaesani istruiti" che ricoprivano un ruolo importante rispetto alla comunità. Come il farmacista. Nel caso specifico, il dottor Giuseppe Angeli, ricordato con affetto come una persona di prestigio. Senza nostalgie ma con curiosità, la rilettura di quel fraseggio un po' datato e ricco di significato è stata al centro lunedì 8 aprile di un'originale lezione di storia. Vera e vissuta.

In continuità con l'intensa giornata vissuta a novembre dagli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Monteleone d'Orvieto nel corso della quale Francesco Antolini, detto Alpino, 97 anni, presidente onorario della locale Sezione dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci aveva raccontato loro la sua gioventù di soldato e prigioniero della Seconda Guerra Mondiale, gli alunni delle classi II e III si sono soffermati sulle storie contenute in quelle lettere per riflettere su valori attuali come memoria storica, sacrificio ed eroismo.

In cattedra, il presidente della Sezione dell'ANCR Michele Polverini che è riuscito a suscitare nei ragazzi grande interesse e partecipazione. "Lo scopo di queste due ore – spiega – era proprio quello di avvicinare i più giovani a un pezzo di storia che oggi, immersi come siamo nella rapidità delle comunicazioni, ci sembra così distante. Riappropriarsi di quelle radici, però, è fondamentale. Ringraziamo per questa preziosa opportunità il professor Paolo Pupo, coordinatore di plesso, e la dirigente scolastica Cristina Maravalle".

Per ulteriori informazioni:
combattentiereducimonteleone@gmail.com