cultura

"Penne Rosa a Orvieto". Primi quattro incontri con le autrici in Biblioteca

venerdì 1 marzo 2019
di Davide Pompei
"Penne Rosa a Orvieto". Primi quattro incontri con le autrici in Biblioteca

Alla scrittura, le donne sono arrivate tardi. Un ritardo, il loro, dettato da ragioni storico-politiche colmato, però, dalla qualità di quanto prodotto nei secoli. Sono vergate da donne e affidate al mondo, molte delle pagine più belle della letteratura. Con buona pace di certi femminismi integralisti, l'essere donna non costituisce di per sé un valore aggiunto eppure – questo, sì – sembra conferire allo sguardo, e all'attitudine di tradurre in parole, maggiore capacità prensile.

Non si sottrae a questa prolifica produzione, la città alta e strana che accortasi dell'accogliente piacevolezza della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" si fa salotto letterario per incontrare "Penne Rosa a Orvieto". In collaborazione con la locale Sezione Fidapa Bpw Italy e con il patrocinio del Comune prendono il via così una serie di incontri letterari e conversazioni informali con scrittrici e autrici locali.

Obiettivo dichiarato, "valorizzare l’attività letteraria di donne orvietane che si sono contraddistinte nell’arte e nella scrittura". Lungo, allora, l'elenco delle penne rosa che rispondono ai requisiti. Primo su tutti, quello della territorialità come base di partenza e minimo comun denominatore che lega tra loro scritture molto differenti, figlie di caratteri e modi diversi di essere esseri femminili. E non è solo una "questione di genere". Necessario, lo scaglionamento temporale.

Ad inaugurare la prima serie di incontri che si svolgeranno nel mese appena entrato sarà Laura Calderini che, con il suo ultimo romanzo "Il Segreto di Blanca" pubblicato nella collana "Interline@" di LuoghInteriori Editore, ha ricevuto la targa speciale della giuria del Premio Stresa Libro 2017, premio letterario di narrativa fondato nel 1976 da un gruppo di intellettuali, tra i quali Mario Bonfantini, Mario Soldati e Piero Chiara.

L'appuntamento è per mercoledì 6 marzo alle 15.30 negli spazi della Biblioteca Comunale. Giovedì 14 marzo alle 15.30 sarà la volta della "signora in giallo" Alessandra Carnevali che, in attesa del prossimo caso in uscita all'inizio dell'estate, a giorni tornerà in libreria con "Le Indagini del Commissario Calligaris", il volume edito da Newton Compton nella collana "Super Insuperabili" che raccoglie l’intera trilogia ambientata a Rivorosso Umbro.

L'iniziativa proseguirà poi mercoledì 20 marzo alle 15.30 con Maria Virginia Cinti, autrice de "Le Note della Libellula" e "Una porta aperta sul tempo", entrambi pubblicati a distanza di due anni da Edizioni Thyrus. Stesso editore per “Bon Ton 3.0”, il manuale di buone maniere curato da Lucia Custodi, che arriva dopo altre pubblicazioni tra cui "Orvieto Ritrovata" e "Il Giardino di Lucy". Appuntamento, mercoledì 27 marzo alle 15.30.

Punti fermi, una pausa caffè e la partecipazione di Gianni Marchesini – figlio di Zaira, fratello di Anna, entrambe dedite alla scrittura – che, con voce autoctona e autentica, ha nobilitato il dialetto locale pubblicando "Sta finestra do' da", "Mo 'n giorno che è", "Su e giù dall'ospedale", "Chiacchiere al mercato", "Ah, pipì!", "Scappo ché ciò prescia" e "Scappo ché ciò prescia 2". Dalle pagine di alcuni di questi è nata la divertente pièce teatrale "Scappo ché ciò prescia".

Altri incontri con altre autrici saranno distribuiti tra gennaio e marzo 2020, con cadenza quindicinale e in collaborazione con la Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto, vedranno protagoniste Laura Ricci, Marzia Elisabetta Polacco, Rosa Matteucci, Paola Sellerio, Eleonora Passeri e Giulia Fagiolino. A riprova di quel contatto privilegiato con le donne che, a vari livelli, in città si dedicano con passione all'attività letteraria.

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