cultura

Lavori al Seminario Vescovile, attesa per settembre la consegna del cantiere

venerdì 8 febbraio 2019
di Davide Pompei
Lavori al Seminario Vescovile, attesa per settembre la consegna del cantiere

È stimato entro l'inizio di settembre il termine dei lavori alla porzione Est dell'edificio del Seminario Vescovile di Orvieto, sede dell'Oratorio Giovanile "San Filippo Neri". Oltre all'intervento di manutenzione straordinaria, accelerato dal sisma del 2016, da poco più di quattro mesi è in corso, infatti, la messa in sicurezza di parte del complesso immobiliare articolato su tre livelli, di cui il terzo sotto-tetto, accessibile solo in parte, e in particolare della parete e del cantonale dei locali prospicenti Via Saracinelli, dove i segni di cinematismo di ribaltamento sono più evidenti.

Tutti gli interventi, compresa la cosiddetta "cucitura della parete di facciata a quelle trasversali", sono stati improntati al ripristino dell'esistente, nel pieno rispetto dei canoni architettonici e storici e delle peculiarità tipiche dell'edificio, d'intesa con i tecnici della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria insieme ai quali è stato eseguito un sopralluogo congiunto e con il contributo 8xMille alla Chiesa Cattolica. Direttore dei lavori, l'architetto Claudio Rellini. Responsabile, don Marco Gasparri.

Quello di Orvieto è uno tra i quattro seminari fondati in Umbria nel corso del XVI secolo. Il primo tentativo di far pervenire sulla Rupe la Compagnia di Gesù risale al fidecommesso sollecitato da Vincenzo Buzi nel 1597 nel quale egli "...lasciò per fondatione d'un Collegio in Orvieto il Palazzo vicino à Santa Maria unito allo Spedale, un Molino da grano con vigne e terre di là dal Ponte di Paglia". Bisognerà attendere il 1685 per assistere alla costruzione del nuovo campanile dell'adiacente chiesa e, l'anno successivo, per l'apposizione di un orologio "grande con Pendolo".

Tra licenze, lasciti e acquisizioni, la lunga e affascinante storia dell'imponente blocco intorno alla Chiesa dei Santi Apostoli passato successivamente con decreto del vescovo Antonio Ripanti al Seminario Vescovile, è ben documentata nel saggio dedicato a "Il Collegio della Compagnia di Gesù di Orvieto: origini e documenti presso l'Archivio Vescovile" curato da Luca Giuliani e contenuto nel Bollettino dell'Istituto Storico Artistico Orvietano 2015-2017 – Studi Miscellanei in ricordo di Lucia Conti Tammaro (Orvieto, 2018).

"Allontanati durante la Seconda Repubblica Romana – ricostruisce l'autore – i Gesuiti ritornarono nel 1850 al ruolo dell’istruzione al quale erano stati destinati in Orvieto da due secoli; da questo momento e dietro esortazione della Congregazione degli Studi poterono contare sull’importo annuo di 600 scudi, ripartiti tra il Comune di Orvieto (350) e le comunità diocesane (250), con l’obbligo di mantenere sei maestri nelle scuole pubbliche, più altre emolumenti che venivano dal lascito della Baronessa Marabottini-Valenti di Castel Rubello.

Nei nuovi locali, i Gesuiti poterono recuperare parte della documentazione più antica rimasta in Orvieto e cominciarono a produrne di nuova nella gestione corrente. Al XIX secolo si riferisce, infatti, la maggior parte di quella rinvenuta nei locali del Seminario". È tutto schedato nell’intervento di riordino complessivo dell’archivio realizzato proprio da Giuliani, laureato presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università degli Studi della Tuscia e diplomato presso la Scuola di Paleografia, Diplomatica e Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano.