cultura

L'Umbria si promuove alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum

sabato 17 novembre 2018
L'Umbria si promuove alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum

La partecipazione alla Borsa mediterranea del turismo archeologico ci consente di rafforzare ulteriormente l’idea che il ‘cuore verde d’Italia’ è un territorio pieno di preziose testimonianze della nostra storia, capace di aumentare l’offerta turistica”. Lo ha detto il vice presidente della Giunta regionale e assessore al Turismo Fabio Paparelli che ha partecipato a Paestum all’incontro dedicato a “Villa Mosaici di Spello e il Germanico di Amelia: straordinarie testimonianze dell’Umbria romana” organizzato nell’ambito della XXI edizione della Borsa.

Presenti i sindaci di Spello e Amelia, Moreno Landrini e Laura Pernazza, e Marcello Barbanera, professore di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana all'Università La Sapienza di Roma. L’incontro è stata l’occasione per focalizzare l’attenzione su due tesori di epoca romana che nell’ultimo periodo hanno catturato l’interesse degli studiosi, ma anche dei tanti turisti che si sono recati ad ammirarle: la Villa dei Mosaici di Spello e la statua bronzea di Germanico ad Amelia.

“L’attenzione che negli ultimi anni si pone sul turismo archeologico – ha detto Paparelli - è il frutto di un interesse che contribuisce ad una crescita intelligente e sostenibile del territorio e che trova nel soddisfacimento di un bisogno di conoscenza la giusta motivazione per intraprendere un viaggio il cui obiettivo è quello di approfondire la storia, l’identità, lo stile di vita di un determinato luogo”.

“Il turismo culturale – ha rilevato - in Umbria cresce e suscita interesse. Il segreto, ora, è sviluppare una serie di itinerari che, partendo da questi importanti siti archeologici, si diffondano su tutto il territorio. E i numeri ci danno ragione. La Villa dei Mosaici di Spello ne è piena dimostrazione”. “Per il suo grande ruolo storico – ha detto Paparelli -, ma anche grazie alla modernità della sua nuova struttura museale, con ricostruzioni degli ambienti 3D e app dedicata, in meno di un anno dalla sua inaugurazione sono state superate le 20 mila presenze”.

“Medesimo interesse – ha proseguito – si registra per la statua del Germanico custodita nel museo archeologico di Amelia, un reperto unico e prezioso su cui si è concentrata l’attenzione di molti studiosi e che da gennaio ha attirato oltre 5 mila visitatori. La presenza dell’Umbria alla Borsa mediterranea del turismo archeologico ha ancora più rilevanza – ha concluso - considerando che il 2019 sarà un anno importante per Amelia che si troverà a celebrare la ricorrenza dei 2000 anni dalla morte del valoroso generale romano, un’occasione di promozione del territorio per un turismo di livello che non possiamo lasciarci sfuggire”.     

Fonte: Regione dell'Umbria