cultura

"Un cuore di vetro in inverno". Debutta il cavaliere umbro di Filippo Timi

martedì 23 ottobre 2018
di Davide Pompei
"Un cuore di vetro in inverno". Debutta il cavaliere umbro di Filippo Timi

"Di una cosa oggi sono certo, che le paure ti corazzano, ma insieme sbarrano la strada. Però, so che è fondamentale affrontare il drago inesistente per tornare vittorioso all'amore sinceramente". Fortemente poetico, a tratti dialettale. Scritto in quello stile personalissimo e inconfondibile che lo contraddistingue. Come un romanzo cortese, ma di costume, in grado di stupire, che procede per tappe simili alle stazioni di una Via Crucis, il nuovo testo di Filippo Timi racconta la storia di un cavaliere errante, umbro, che deve lasciare il proprio amore ad aspettarlo, andare in battaglia e affrontare il drago delle sue paure.

Intorno a lui, in un carosello tragicomico e picaresco, una piccola corte composta da uno scudiero, un menestrello, una prostituta e un angelo custode. Personaggi che si definiscono e prendono forma in quello che fanno e nel loro star dietro al cavaliere. "Semplice e giullaresco a guisa di rappresentazione medievale", lo spettacolo ambientato nel Seicento o giù di lì è anche omaggio a certe atmosfere del cinema di Pier Paolo Pasolini, ma soprattutto detta una nuova linea di ricerca del teatro che fa sorridere e riflettere. Ultima frontiera di un linguaggio che al fuoriclasse di Ponte San Giovanni viene naturale.

"Un cuore di vetro in inverno" – questo il titolo della produzione Teatro Franco Parenti - Fondazione Teatro della Toscana, con la collaborazione artistica di Fabio Cherstich – debutta, attesissimo, in prima nazionale proprio al Teatro della Pergola di Firenze martedì 23 ottobre e qui resterà fino a domenica 28 ottobre, ospitando giovedì 25 ottobre alle 18 l'incontro con il pubblico ad ingresso libero, fino ad esaurimento posto, coordinato da Riccardo Ventrella. Oltre al poliedrico Timi, nel cast della Compagnia, anche Marina Rocco, Elena Lietti, Andrea Soffiantini e Michele Capuano.

Dopo l'anteprima a Monza, toccherà poi a Milano e Roma. Nella "sua" Perugia arriverà, invece, tra un paio di mesi per impreziosire la Stagione di Prosa del Teatro Morlacchi. Fuori abbonamento, la recita di martedì 11 dicembre alle 21. E poi da mercoledì 12 a venerdì 14 ottobre alle 21, sabato 15 dicembre alle 18 e domenica 16 dicembre alle 17. Nell'aria, anche qui, l'incontro con il pubblico che è quello di "casa". "Nello spettacolo (75 minuti, atto unico) - illustra Timi ad Angela Consagra, sul foglio di sala dello spettacolo di cui è anche autore e regista - assistiamo a un momento specifico in cui questo cavaliere si denuda di tutto e rimane in mutande, sotto la neve, sentendosi solo.

A un certo punto lui dice, a proposito di se stesso: 'Eccola, la mia anima, un albero isolato dal mondo, un albero in cima a un dirupo', e queste parole riassumono la visione dell’essere umano che si ritrova a combattere la propria guerra. L’individuo è necessariamente solo con se stesso: partendo da questo, il titolo riporta a un’idea di fragilità, al fatto di essere sprofondati in un mondo d’inverno e di essere, appunto, 'un cuore di vetro in inverno', ovvero un cuore trasparente e fragile. Alla fine, il cavaliere sconfigge il drago, nel senso che si trasforma in un uomo. Accetta il suo lato umano, accetta la propria fragilità. Lui capisce che, per sopravvivere e vivere, ha bisogno degli altri. E accoglie la propria umanità".

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