cultura

Claudio Lattanzi torna in libreria con il sorprendente "Umbria esoterica e occulta"

sabato 20 ottobre 2018
di Davide Pompei
Claudio Lattanzi torna in libreria con il sorprendente "Umbria esoterica e occulta"

Da San Francesco alla Sibilla. Dalle Tavole Eugubine al Lago di Piediluco, passando per il Tempietto di Perugia, le Mummie di Ferentillo, i Sotterranei di Narni e ancora l'inspiegabile Sepolcro Geraldini di Amelia, il sogno in pietra de La Scarzuola, alle porte di Montegabbione, la perugina Chiesa di San Bevignate.

Dalle misteriose origini celtiche di Terni alla scomparsa improvvisa dell'Ordine Cavalleresco dei Templari, dagli iconici Ceri di Gubbio fino alle cosiddette "Piramidi Sotterranee" di Orvieto che tanto interesse hanno suscitato oltreoceano, è un'intricata trama enigmatica quella che si dipana intorno al "cuore verde d'Italia".

Lontano dall'immagine un po' stereotipata che dipinge questo lembo di territorio come una cartolina tutta monasteri e precetti benedettini e francescani, quello che il giornalista e scrittore Claudio Lattanzi consegna ai lettori con "Umbria esoterica e occulta. Guida ai misteri e alle sette religiose. Viaggio nel cuore di tenebra della regione mistica" è un racconto alternativo.

"Diverso – spiega – rispetto a ciò che la storia ufficiale ha sin qui tramandato, molto spesso alterando e nascondendo il significato originario di un mondo perduto che oggi facciamo fatica a decifrare". Il volume, pubblicato per Intermedia Edizioni e disponibile da venerdì 19 ottobre al costo di 12 euro sia nelle librerie che on line, sarà presentato venerdì 30 ottobre alle 18 alla Libreria "Sovrappensieri" di Ciconia, in Piazza del Fanello.

Pagina dopo pagina - 220, in tutto - si apprende che dietro l'immagine convenzionale dell'Umbria da spot turistico, si nasconde un'altra realtà che attende di essere scoperta. Quello proposto è, dunque, un viaggio sorprendente sulle orme di messaggi esoterici ed occulti che consente di "guardare con occhi diversi ad alcuni dei miti, dei personaggi e dei luoghi con cui si identifica da sempre questa terra".

Elementi storici e suggestioni narrative sono, inoltre, sufficienti a colmare quello che fino a ieri era un vero e proprio vuoto letterario, se non si tiene conto di alcuni saggi specifici sulla "dimensione esoterica" di San Francesco o studi rispetto alla simbologia del Tempietto di Perugia o, ancora, quelli sulla famiglia dei Geraldini. In copertina, un particolare dei bassorilievi del quarto pilone del Duomo di Orvieto sul Giudizio Universale.

"La dimensione esoterica che collega come una trama occulta personaggi, eventi, opere d’arte e luoghi di questa regione – sottolinea l'autore – non ha nulla che vedere con fantasiose e favolistiche teorie che spesso si associano alla parola esoterismo, ma è collegata con la spiegazione 'culturale' di un passato che oggi fatichiamo a leggere con precisione a causa del travisamento operato nel corso della storia  che oggi fatichiamo ad interpretare correttamente. 

Prendiamo ad esempio, la figura di San Francesco e la sua esaltazione del mondo animale. Per molto tempo, lo si è considerato un antesignano della moderna mentalità ecologista ed animalista. Si tratta di una lettura del francescanesimo incomprensibile e ridicola. San Francesco è stato anche un grandissimo comunicatore, capace di predicare il Vangelo non solo nelle città, ma anche tra migliaia di contadini e pastori pagani per farsi comprendere dai quali non ha esitato a sovrapporre elementi cristiani e pagani, assumendo le fattezze  in uno 'stregone' e uno 'sciamano', facendo propri e trasformando culti e pratiche eretiche in una dimensione evangelica. Devono essere interpretati in quest’ottica alcuni degli episodi francescani che tutti conosciamo come la predica agli uccelli di Bevagna o l'invenzione del presepe a Greccio.

Nelle pieghe delle storie che troviamo in questo libro ci sono poi fatti apparentemente inspiegabili e di grande mistero come la presenza di statue di indios americani in una chiesa di Amelia che sono state scolpite prima della scoperta dell’America.  Ecco allora prendere corpo la possibile spiegazione di un viaggio nel Nuovo Mondo che sarebbe stato compiuto molto tempo prima del 1492 da alcuni membri di una famiglia di nobile schiatta, poi trapiantata ad Amelia, un discendente della quale convinse Isabella di Castiglia, della quale  era confessore, a finanziare l’impresa di Cristoforo Colombo, garantendole che quel viaggio sarebbe andato a buon fine ed avrebbe cambiato le sorti del mondo, oltre che quelle del trono di Spagna".

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti:

info@intermediasnc.com  - www.intermediaedizion.it

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