Sant'Angelo di Roccalvecce, murales e installazioni per "Il Paese delle Fiabe"

C'era una volta un piccolo centro abitato della Teverina, ingiustamente confinato da morfologia territoriale e motivazioni storico-politiche un po' ai margini delle tradizionali mete del turismo laziale, malgrado la prossimità di un altro insediamento antico – etrusco, come dimostrano i ritrovamenti, e poi "castrum romano" fino all'inconfondibile conformazione di borgo medievale – come il vicino Castello Costaguti di Roccalvecce, eppure desideroso di sottrarsi all'incuria.
Sul finire del 2017, a portare il colore su un'abitazione privata di Sant'Angelo – situata a una quarantina di minuti di Orvieto, poco più di 17 chilometri da Viterbo di cui è frazione – in Piazza Vittorio Emanuele arrivò la grande opera muraria su due facciate di Tina Loiodice, curatrice della Galleria "Spazio 40" dal titolo "I bambini di Sant'Angelo scoprono la favola di Alice nel Paese delle Meraviglie", dichiaratamente ispirata agli onirici racconti di Lewis Carroll popolati dal Bianconiglio con l'orologio, che qui indica l'ora di inizio del lavoro, e le iconiche carte da poker.
Di lì a poco, all'incrocio tra Via Umberto I e Via della Piazza Nuova, la mano della stessa artista capitolina avrebbe dato forma e colore a "Il Piccolo Principe", murale in quarzo plastico e tinta lavabile, "Le Fate di Avalon", in Via Roccalvecce, e "La Piccola Fiammiferaia". Da qualche giorno, ha fatto il suo arrivo anche l'arcigna strega astutamente ingannata dai fratelli Hänsel e Gretel, protagonisti insieme alla casa di marzapane e dolciumi del celebre racconto tedesco che Jacob e Wilhelm Grimm trascrissero nell'antologia "Le Fiabe del Focolare" del 1812.
Merito di Isabella Modanese e Cecilia Tacconi, due giovani studentesse trentine, rispettivamente all’Accademia di Milano e di Verona, coadiuvate per alcuni giorni dal collega Riccardo Armeni. Tra le vie del borgo che ad oggi conta circa 120 abitanti, 38 edizioni della Sagra delle Ciliegie e tre opere firmate Bunny Shark – "La Spada nella Rossa", "La Balena Ciliegina" e "Chi ha rubato le ciliegie?" – in Largo Don Antonio Garzia c'è posto anche per un'opera pittorica su ceramica dal titolo "La Fiaba del Passato".
Si tratta di un'installazione permanente di artigianato artistico ispirata alla rituale foto di gruppo tipica del giorno di festa negli anni '60, composta da 56 mattonelle di tre formati, realizzata da Daniela Lai su peperino e cotto, rivestito da un leggero strato di smalto e decorata con i toni del bruno manganese. In argilla rossa refrattaria, le applicazioni di alcuni elementi. Nello specifico, faccine in terracotta di personaggi del borgo. Dal parroco alla maestra, ma anche gatti e galline.
Giocosa sintesi che rimanda a profumi e atmosfere che caratterizzano la tradizione agreste e contadina. Rientra tutto nel progetto "Il Paese delle Fiabe" promosso dall'Associazione Culturale Arte e Spettacolo, che ha fornito materiali di lavoro, colori e logistica e che da tempo è impegnata per la rinascita di Sant’Angelo. Un'idea di per sé semplice che parla il linguaggio popolare delle favole portandole sui muri per donare nuova vita al luogo consentendogli di riqualificarsi.
"L’intento principale – suggerisce Gianluca Chiovelli, presidente di Acas – è quello di riscattare urbanisticamente questo piccolo borgo con un progetto ad impatto zero – nulla di nuovo è costruito, solo restaurato e abbellito – di rianimare l’economia locale e divenire, inoltre, un punto di riferimento per tutti gli artisti e artigiani della provincia e della regione. Scultori, street-artist, pittori, lavoratori della pietra, del metallo e del legno per una realtà artistica e culturale unica".
Già in cantiere, infatti, la realizzazione di "Pinocchio", "Il Gatto con gli Stivali" e "Cappuccetto Rosso" ma anche figure visionarie come Don Chisciotte – sarà la prossima a vedere luce, nel mese di ottobre – le fiabe popolari raccolte da Italo Calvino, le creazioni di Emma Perodi e Gianni Rodari, le leggende classiche, i miti e i racconti più noti del fantastico europeo. Almeno due dozzine di opere, nelle previsioni, tra murales, installazioni, sculture, bassorilievi, edicole e mosaici. Come fermate di un più ampio itinerario artistico, storico e letterario sostenuto dall'autofinanziamento che coinvolgerà grandi e piccoli, turisti e curiosi. Desiderosi di rimanere felici e contenti.
Per ulteriori informazioni:
Sant'Angelo – Il Paese delle Fiabe

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.