cultura

Al Casino di Caccia del Cardinale Consalvi, tra ulivi secolari e lavanda in fiore

martedì 26 giugno 2018
di Davide Pompei
Al Casino di Caccia del Cardinale Consalvi, tra ulivi secolari e lavanda in fiore

La Tuscia come la Provenza, la medievale Tuscania come la San Gimignano del Lazio. In occasione dell'ottava edizione della "Festa della Lavanda", organizzata in collaborazione con il Comune e sotto l’egida della Pro Loco da produttori esperti nella coltivazione della profumata pianta viola, sabato 30 giugno e domenica 1° luglio alle 17.30 con ritrovo in Piazzale Bersaglieri, nel parcheggio sotto le mura nei pressi dell'Ufficio Turistico, apre le porte un luogo incantevole.

Si tratta dell'antico Casino di Caccia del Cardinale Ercole Consalvi noto anche come Villa Pieri, sede dell'Azienda Agricola Sensi, la cui storia inizia nel 1903 con l'avvio della produzione. Una realtà, oggi tutta al femminile guidata com'è dalle sorelle Claudia e Patrizia, nipoti del fondatore Vincenzo Pieri, dove da più di 10 anni ha preso piede la coltivazione intensiva di lavanda, realizzando una linea cosmetica a base di olio extravergine d’oliva e olio essenziale di lavanda.

"La casa padronale dell’Azienda Agricola Sensi – spiega la guida turistica e ambientale escursionistica AIGAE Anna Rita Properziè un elegante fabbricato degli inizi del XVIII secolo che fu, appunto, il casino di caccia della famiglia del segretario dello Stato Pontificio durante il pontificato di Pio VII dal 1800 al 1806. Il Cardinale Ercole Consalvi ebbe un importante ruolo diplomatico nei rapporti tra Papa Pio VII e Napoleone Bonaparte.

La struttura si sviluppa su due piani ed è circondato un bel campo di lavanda, da ulivi centenari cresciuti ai bordi del pianoro tufaceo che conduce alla profonda Valle del Torrente Maschiolo, affluente del Fiume Marta dove si trovano le più suggestive necropoli di Tuscania. Caratteristico è l'importante viale alberato d'accesso che mette in risalto le forme armoniche della costruzione ed il portale di accesso sormontato dallo stemma della Famiglia Consalvi.

A lato del fabbricato, un coevo fontanile a tre vasche sormontato da un vaso rappresentante due delfini intenti a giocare con una palla. Nata come realtà prevalentemente cerealicola e foraggiera, nel corso degli anni l’azienda che si estende su circa 120 ettari di terreno agricolo si è rinnovata mantenendo vivo il rispetto delle tradizioni. Negli annessi agricoli della villa che risalgono allo stesso periodo, la macina di pietra è stata attiva fino al 1926.

Oggi gli ambienti sono stati trasformati in azienda agrituristica con gli appartamenti denominati Granaio, Officina, Frantoio, Dispensa. Nel 2013 sono stati riqualificati gli antichi spazi aziendali, inclusi i locali che a inizio secolo ospitavano il frantoio, per realizzare i nuovi appartamenti dell’agriturismo". Ciascuna visita guidata sarà effettuata alla cifra simbolica di 5 euro, a fronte di un minimo di 15 partecipanti per ogni gruppo.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni (obbligatorie entro le 12 di sabato 30 giugno):
333.4912669 – annaritaproperzi@gmail.com