cultura

Taglio del nastro per la Biblioteca della Scuola Primaria "Luigi Barzini"

giovedì 31 maggio 2018
di Davide Pompei
Taglio del nastro per la Biblioteca della Scuola Primaria "Luigi Barzini"

"Un bambino che legge sarà un adulto che pensa". Lo ha scritto anni fa Daniel Pennac e lo hanno letto nella mattinata di mercoledì 30 maggio proprio i bambini, vestiti di bianco con il cappellino rosso, in occasione dell'inaugurazione della Biblioteca della Scuola Primaria "Luigi Barzini" di Orvieto, giusto nel giorno in cui quest'ultima si è confermata anche per il biennio 2018/2019 "Città che legge". Saranno loro i principali fruitori dei locali al pianterreno dell'edificio di Piazza Marconi, rimasti chiusi per una decina d'anni, dopo il trasferimento della Sezione Ragazzi della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" in Piazza Febei.

Opportunamente riqualificati e ri-allestiti, quei locali ora ospitano circa 300 volumi di narrativa per ragazzi ma non solo, destinati ad aumentare nei numeri, e suddivisi per fasce d'età. Tra scaffali in legno riservati a lettori in erba, lettori in cammino e lettori con le ali, c'è posto anche per "Book Club", uno spazio di saggistica, una sezione per i "Nuovi Arrivi" e una interamente in Lingua Inglese. Fra tavoli, tappeti e una lavagna luminosa, le pareti hanno i colori dei divertenti disegni di Elda Libertazzi.

Qui, dove sono cresciute tante generazioni di lettori, da settembre inizierà a tutti gli effetti l'attività di prestito bibliotecario ma ci saranno anche momenti di lettura rivolti ai più piccoli in collaborazione con le librerie della città e realtà vivaci come l'Associazione "Lettori Portatili". Nuovi volumi si aggiungeranno a quelli già disponibili, pazientemente catalogati dalle insegnati, grazie alla generosità di famiglie e amici che hanno aderito alla grande iniziativa nazionale a favore delle biblioteche scolastiche #ioleggoperché.

E i perché sono scritti in corsivo, con calligrafia tonda tonda, proprio sulle pareti dove le parole volano, accanto a farfalle, foglie, scoiattoli, un gatto arancio e uccellini grassi. Tra origami e mongolfiere, le fronde di un albero e un arcobaleno, si libra la filastrocca di Angelo Petrosino "Un bambino che legge si dimentica dei piedi, ha schegge di luce negli occhi ardenti. Un bambino che legge è un bambino che va lontano senza che nessuno lo prenda per mano" insieme alla citazione di Pietro Citati.

"Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi". Ad aprire la piccola ma sentita cerimonia che accompagnato il taglio del nastro, svoltosi alla presenza di alcuni genitori, le immancabili note dei flauti tra fiori, palloncini tricolori e installazioni in carta che hanno reso scenografica la storica scalinata della scuola. E poi i saluti istituzioni della vicesindaco Cristina Croce, sua la delega alla pubblica istruzione, e della dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi Anna Rita Bellini.

"Aprire una biblioteca – ha detto quest'ultima – è come intraprendere un lungo viaggio insieme ad amici con cui stiamo bene perché come diceva Leopardi 'un buon libro è un compagno che ci fa passare momenti felici' e quindi oggi è con grande soddisfazione che ci accingiamo ad aprire le porte della biblioteca del plesso. Nell'epoca della velocità fermiamoci, insegnanti e genitori, a leggere un libro con i nostri bambini. In un ambiente rilassante e confortevole, coltiviamo il piacere della lettura che aiuta ad essere cittadini consapevoli, ad incuriosirsi, a divertirsi, ad avere opinioni e a volare con la fantasia". Perché chi legge vola e chi ha imparato a farlo non può smettere di farlo.

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