cultura

Dieci metri sopra il cielo. Andrea Loreni sulla corda, come il funambolo de "La Strada"

martedì 22 maggio 2018
di Davide Pompei
Dieci metri sopra il cielo. Andrea Loreni sulla corda, come il funambolo de "La Strada"

Sopra l'acqua o immerso nel verde delle montagne. Per il cinema e la televisione. In piano e in pendenza. Nel più totale silenzio o accompagnato da suoni che hanno vibrato insieme alla corda tesa nei cieli di Torino, Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Genova, Brescia, Trieste. E poi Svizzera, Serbia, Israele e, ad agosto dello scorso anno, sopra il lago del Tempio di Sogen-ji, in Giappone.

Vasco Rossi lo ha voluto nel tour "LiveKomo11", Niccolò Fabi nel videoclip di "Solo un uomo". Nella film di Matteo Garrone "Il Racconto dei Racconti", è lui a camminare sul cavo infuocato nella scena finale. Da "Vertigo. Gli Abissi dell'Anima" a "Superquark. Speciale Equilibrio" passando per "Itteq!" per Nippon Tv, è una vita da funambolo quella del torinese Andrea Loreni.

Nella sera di martedì 19 giugno, alle 22, l'artista specializzato in traversate a grandi altezze sarà a Bagnoregio per aprire la seconda edizione – la prima, per chi considera l'edizione 0 – di "Civita Cinema", a modo suo. Ovvero attraversando la centralissima Piazza Cavour, sospeso su un cavo d'acciaio, a più di 10 metri di altezza, per una camminata nel cielo lunga circa 40 metri.

Un omaggio dichiarato a Federico Fellini – a cui sarà interamente dedicato il giorno d'apertura del festival – e al film Premio Oscar "La Strada", qui girato nel 1954. Sulle orme de “Il Matto”, interpretato da Richard Basehart, che sfidando il vuoto dei tetti, dopo aver attraversato il filo teso tra il Duomo e il palazzo dirimpettaio, mangiava spaghetti lasciando tutti con il naso all'insù.

"Sono onorato – afferma il recordman italiano per la traversata del 2011 di 250 metri di lunghezza, a 90 metri di altezza tra i colli di Penna e Billi, in Romagna – di poter partecipare alla celebrazione di uno dei film più importanti della storia del cinema italiano e l’occasione di camminare nel cielo in questo luogo meraviglioso mi emoziona ancora di più".

Il programma completo di "Civita Cinema 2018" sarà presentato martedì 12 giugno alle 11 nello Spazio Attivo "Lazio Innova", ai civici 20 e 22 di Via Faul, Viterbo, e promette già di trasformare il vicino abitato della Tuscia nel set di un festival innovativo, in grado di mettere in vetrina la capacità di unire fotografia, immagine, regia, recitazione, doppiaggio, montaggio, sceneggiatura, scenografia e molto altro.

Fortemente voluto dal Comune, che ha subito visto in esso uno dei momenti di massima valorizzazione del territorio, in cammino verso il riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità, il festival diretto dai due vulcanici Vaniel Maestosi e Glauco Almonte andrà avanti fino a domenica 24 giugno, coinvolgendo nomi di indiscutibile richiamo che attendono solo di essere svelati facendo di Bagnoregio crocevia e luogo di incontro per addetti ai lavori e appassionati.

Tanti, gli appuntamenti dislocati tra il centro storico e Civita, uno de "I Borghi più belli d'Italia" raggiunto ogni anno da circa un milione di turisti, fonte d'ispirazione per Hayao Miyazaki, autore de "La Città Incantata" e grande animatore e sceneggiatore di anime. Questo, uno dei motivi per cui oggi molti dall'estremo Oriente arrivano nella Valle dei Calanchi. Per l'intera durata del festival, l'ingresso al borgo sarà libero.

"Grazie a 'Civita Cinema' - afferma il sindaco Francesco Bigiotti - produttori, registi, attori e maestranze avranno modo di conoscere il nostro territorio. L'augurio è che tutto questo faccia approdare a Bagnoregio e a Civita le riprese di altri film. Un volano occupazionale, grazie alle comparse e a tutto l'indotto dell'ospitalità, e un veicolo di promozione d'immagine importante. Ringrazio per il prezioso lavoro i direttori del festival. Insieme abbiamo deciso di aprire la manifestazione regalando a tutti i bagnoresi la grande emozione della traversata".

Per ulteriori informazioni:
www.civitacinema.it