cultura

Meridiane e orologi dell'Umbria in un libro, strumenti astronomici al Museo Archeologico

mercoledì 22 novembre 2017
di Davide Pompei
Meridiane e orologi dell'Umbria in un libro, strumenti astronomici al Museo Archeologico

Cronometro alla mano, è durato più di due anni il lavoro di Mauro Bifani e Manlio Suvieri. Un censimento, scientifico e sentimentale, nella Provincia di Perugia - con il capoluogo di regione che, da solo, conta 29 esemplari seguito dai 9 di Marsciano, 5 di Todi, 4 di Collazzone - e in quella di Terni - dove la città dell'acciaio ne vanta 25, seguita dai 4 di Orvieto, 2 di Guardea, 1 di Baschi, Lugnano in Teverina e San Venanzo.

Ne è nato un originale libro divulgativo a quattro mani – "Le Antiche Ore. Meridiane e Orologi alla Romana nei Comuni dell'Umbria", pubblicato da Futura Edizioni – che ora che è ultimato sta nuovamente girando i quadranti per la sua presentazione. La prossima è in agenda per sabato 25 novembre alle 17.30 a Perugia, al Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, alla presenza della direttrice Luana Cenciaioli, l'editore Fabio Versiglioni, lo storico Franco Mezzanotte, l’architetto Francesco Rosi, oltre agli autori del volume.

Che, in poco più di duecento pagine, passa in rassegna meridiane, strumenti astronomici e "lancette" dislocate sulle facciate di palazzi e torri campanarie di tutta la regione. Non una semplice raccolta di schede, ma soprattutto un racconto. Dalla meridiana scomparsa di Ocriculum all’orologio solare di Castel del Piano, dagli orologi da torre a sei ore o alla romana ai motti tracciati nelle meridiane umbre.

"Dietro ogni fotografia e ogni riga di testo – spiegano i curatori – ci sono giornate spese ad arrampicarsi in luoghi improbabili, gite organizzate alla ricerca di peculiarità nascoste, ricerche bibliografiche, aneddoti storici, contatti umani e soprattutto passione". Da ogni pagina traspare la curiosità di capire, di voler approfondire e di collocare l'oggetto di indagine nel contesto che lo ha generato. Succede così per le piccole cose, gli ingranaggi, i meccanismi.

Con precisione svizzera. Pardon, umbra. Oltre ad un'introduzione alla conoscenza di tali strumenti e alla loro storia, il lavoro dei due soci fondatori dell’associazione astronomica "Paolo Maffei" di Perugia propone la documentazione fotografica di tutte le meridiane presenti in Umbria, con l’intento di "far conoscere questi antichi orologi, che con i loro disegni e i loro motti testimoniano un’antica cultura che non deve essere dispersa".

Contestualmente, sarà inaugurata la mostra "Strumenti Astronomici del Museo Archeologico" che fino a giovedì 7 dicembre, lascia in esposizione nei locali del MANU, al civico 10 di Piazza Giordano Bruno, rari e antichi astrolabi, notturnali, orologi solari equinoziali, cilindrici, quadrati delle ombre, rose dei venti e quadranti come quello in ottone di Gerolamo della Volpaia, del 1577. Quando la misurazione del tempo non era ancora digitale. E di tempo ancora se ne aveva.