cultura

"Pietre Vive" apre le porte delle Chiese degli Istituti Religiosi Femminili di Orvieto

mercoledì 25 ottobre 2017
di Davide Pompei
"Pietre Vive" apre le porte delle Chiese degli Istituti Religiosi Femminili di Orvieto

È un autunno ricco di iniziative volte alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici quello messo a punto dall'Associazione "Pietre Vive" che continua la sua attività di promozione di un patrimonio artistico-culturale, sconfinato e misconosciuto ai più, quale è quello conservato nel territorio della Diocesi di Orvieto-Todi. La presenza e l'impegno di volontari sempre più specializzati grazie anche ai corsi di formazione di alto valore culturale, organizzati e promossi dall'associazione diocesana, consente una nuova edizione del progetto "Chiese Aperte" che già lo scorso sulla Rupe aveva invitato alla scoperta della Chiesa di Santo Stefano, e a Todi, a quella alla Chiesa della Nunziatina di Todi.

"Il progetto che vede i volontari impegnati nell’accoglienza delle persone all'interno delle chiese – spiegano dal direttivo – ha ripreso un andamento regolare già dal mese di agosto. Da quando, cioè, si è ritornati alla quasi normalità post-sisma, al fine di rendere fruibili a tutti anche quei luoghi di culto che normalmente e soprattutto in determinati orari sono chiusi al pubblico. L'attenzione di 'Pietre Vive' per questo periodo, si concentrerà sui beni culturali ecclesiastici in custodia o di proprietà degli Istituti Religiosi Femminili presenti ad Orvieto" che apriranno le porte dei loro edifici di culto martedì 31 ottobre, sabato 18 novembre e sabato 9 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 17.30.

Appuntamento, dunque, lungo Via Soliana alla Chiesa di San Bernardino (nella foto), appartenente al pre-esistente Monastero delle Suore dell'omonimo Ordine, "eretta nel 1666 a ridosso di un altro antichissimo accesso alla città, la Porta Santa Maria, abbandonata sin dal XVI secolo". L'edificio a pianta ellittica "custodisce elementi artistici di pregio come un'acquasantiera del 1588 attribuita ad Ippolito Scalza e la tavola di Sinibaldo Ivi Madonna col Bambino e Santi".

Ma anche alla Chiesa del Buon Gesù, risalente al XVI secolo, di proprietà del Fondo Edifici di Culto, ed utilizzata per la liturgia dalle suore di clausura presenti nell'attiguo monastero che gode di un chiostro interno che è simbolo di pace e raccoglimento spirituale. La tradizione racconta che "il Cardinale Simoncelli in punto di morte si rivolse all'immagine della Madonna con Bambino collocata sull’altare maggiore della chiesa e guarì immediatamente. Da allora, la bella immagine di Pietro di Nicola Baroni è detta Madonna del morto-vivo". La chiesa, decorata al suo interno da stucchi in stile barocco e da affreschi realizzati da Salvi Castellucci alla metà del '600 che ritraggono le Storie di Maria e di Cristo, è stata eretta come complemento del più antico monastero nel 1618.

E ancora alla Chiesa di San Lodovico, appartenente all'Ordine religioso di Santa Giovanna da Lestonnac, presente da anni e con diverse funzioni nell'omonimo monastero situato in Piazza de' Ranieri. "L'assetto attuale della struttura si deve ad un restauro eseguito nel 1778. Con esso fu cambiata la disposizione e la facciata della chiesa, che in precedenza era rivolta verso la Rupe. All'interno della chiesa sono visibili due dipinti: 'Gli Innocenti che adorano Gesù Bambino' (1410), tempera su tela del pittore Andrea di Giovanni, ed il dipinto raffigurante San Ludovico di Girolamo Nebbia (1636)".

Come annunciato, inoltre, venerdì 3 novembre – la mattina dalle 10 alle 12 e il pomeriggio, dalle 15.30 alle 16.30 – è prevista inoltre una visita guidata alla seicentesca Chiesa dei Santi Giuseppe e Giacomo degli Scalzi, in Piazza Ippolito Scalza, oggetto di un recente restauro, in occasione della presentazione del libro dell'archivista Luca Giuliani "Gli Scalzi ad Orvieto: storia di una Confraternita", attesa per le 17. Sabato 18 novembre, invece, tornerà la consueta "Giornata del Volontario di Arte Sacra", l'appuntamento annuale ormai consolidato, che vedrà aperture straordinarie di diversi siti ecclesiastici, valorizzati grazie all'impiego ed all'impegno di quella grande risorsa costituita dai volontari.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Beni Culturali Diocesi di Orvieto-Todi
Associazione "Pietre Vive"
Piazza Duomo, 19 – Orvieto
0763.341264 – 346.6694560
asspietrevive@libero.it