"In Viaggio" di Ottobre porta in Umbria. Tra archeologia e cantine, Orvieto conquista

"Una terra meravigliosa, dal cuore verde e ricca di storia. Con le sue città d'arte, come Perugia, Assisi e Orvieto. Con l'artigianato d'eccellenza dei ceramisti di Deruta e Torgiano. Con i frantoi aperti, gli uliveti dove passeggiare, le cantine dove degustare i vini umbri, a partire dal Sagrantino. Per rinfrescare lo spirito, c'è l'itinerario dei santuari della guarigione. Per la gola, la caccia ai mitici tartufi".
C'è l'essenza dell'Umbria – quella in ripresa dopo il terremoto e quella che dal terremoto non è stata affatto colpita – nell'editoriale di Emanuela Rosa-Clot, direttore di "In Viaggio". Appena arrivato nelle edicole, cartacee e digitali, il numero 241 / Ottobre 2017 del mensile pubblicato da CairoEditore – Editoriale Giorgio Mondadori, che punta ad essere “la guida più aggiornata alla vacanze”, invita a trascorrere l'autunno nella quinta regione più piccola d'Italia.
Ma ricca di storia, sapori e sorprese. Non fa eccezione la città del Duomo che in mezzo tanto splendore, schiude il suo scrigno nell'articolo "Sulle orme degli Etruschi" di Raffaela Piovan che, impreziosito dalle foto di Massimo Ripani, porta "Da Orvieto a Perugia, alla scoperta di un patrimonio archeologico ancora poco conosciuto. Tra musei, necropoli e scavi".
All'ombra della Cattedrale trovano degna rappresentazione così il Museo Etrusco "Claudio Faina", il Museo Archeologico Nazionale, la Chiesa di Sant'Andrea, la Necropoli di Crocifisso del Tufo, la Tomba degli Hescanas. Tra gli scatti, il giovane archeologo Paolo Binaco che indica un'iscrizione sopra la Tomba di Velka Laisece.
Calandosi nel Pozzo di San Patrizio, "Cantine di tufo e grandi vini", testo e foto di Massimiliano Rella conducono invece "lungo la Strada dei Vini del Cantico, passando per Todi, Assisi e Torgiano, tra Muffato e Sagrantino, vigneti di collina e piazze medievali". Sosta obbligata, e gradita, sul Lago di Corbara dai fratelli Barberani. E poi Palazzone, Castello della Sala, Decugnano dei Barbi e, sul Peglia, dai Conti Faina nel Castello di Collelungo.
Dove dormire? All'Hotel Aquila Bianca, Hotel Duomo, Hotel Corso, B&B Porta Vivaria, B&B Atmosfera d'Arte. E poi Grand Hotel Italia, Hotel La Badia, Inncasa Country House, Altarocca Wine Resort, Hotel Virgilio oppure al Castello di Montegiove.
Cosa vedere? I segreti di Orvieto Underground o un luogo piccolo piccolo come il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio. Dove mangiare? Tra i consigliati, "Il Malandrino Bistrot", "Cibus", Trattoria "Da Carlo", Hostaria "Posterula", Caffè Montanucci ma anche Osteria "Da Mamma Angela", "I Sette Consoli", "Il Boccone del Prete" a Porano.
Cosa fare? Visitare i sotterranei eclettici del Labirinto di Adriano o effettuare un'escursione con l'Associazione Acqua, ammirare gli affreschi quattrocenteschi della Cappella Nova o scendere giù per i 248 gradini del capolavoro di Antonio da Sangallo.
Cosa comprare? Originali oggetti per la casa prodotti dalla Bottega Michelangeli e ceramiche artistiche di Mastro Paolo II. Bellezza e qualità, a chilometro zero, in sole 144 pagine dedicate all'Umbria, dove Orvieto conquista.

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