cultura

L'Iisacp salpa sulla Nave della Legalità. A Palermo per commemorare Falcone e Borsellino

domenica 21 maggio 2017
L'Iisacp salpa sulla Nave della Legalità. A Palermo per commemorare Falcone e Borsellino

La Fondazione Falcone insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, indice ogni anno un concorso che invita tutti gli studenti italiani delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado a riflettere sull’importanza dei tragici eventi delle Stragi di Capaci e Via D’Amelio, sul valore della loro memoria e dell’importanza della cultura e pratica quotidiana della legalità e della lotta alla mafia. Quest’anno il tema del concorso nazionale per commemorare il XXV anniversario della Strage di Capaci è “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi – Ricordare per crescere”.

L'Ipsia e il Liceo Classico di Orvieto, assieme a numerosissime scuole di tutta Italia, hanno partecipato al concorso con due elaborati che sono stati molto apprezzati dalla commissione esaminatrice predisposta dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria; entrambi i lavori, infatti, sono risultati vincitori della selezione regionale. E lunedì 22 maggio salperanno alla volta di Palermo a bordo della Nave della Legalità, per commemorare Falcone e Borsellino.

Gli studenti della classe 2b indirizzo enogastronomico hanno partecipato al concorso con un video, che riflette criticamente su tutti gli ostacoli e le difficoltà che il giudice Giovanni Falcone ha affrontato con forza e determinazione, con il solo fine di fare il proprio dovere. Gli alunni, tra le tante vittime di Mafia, hanno ricordato Pio La Torre ucciso per aver proposto la legge che, per la prima volta, voleva introdurre il reato di associazione a delinquere e il sequestro e la confisca dei beni alla criminalità organizzata. Dalle terre sequestrate alle mafie nascono i prodotti agroalimentari Libera Terra, con i quali gli studenti hanno realizzato un menù etico, dimostrando che ognuno di noi quotidianamente può fare qualcosa per contribuire alla lotta per la legalità.

A questa iniziativa hanno aderito anche due alunni della classe 4°B del Liceo Classico F. A. Gualterio di Orvieto, Silvia Cencioni e Andrea Schiazzano realizzando un video della durata di 10 minuti circa dal titolo “Il velo nero”. Coadiuvati dall’insegnante referente, la prof.ssa Lorena Frustagatti, i due studenti hanno coinvolto nel progetto anche alcuni compagni di classe che hanno recitato all’interno del video insieme ai due ragazzi.

Il filmato ha una trama narrativa ben delineata e volutamente intrecciata: segue, in mini-episodi di qualche secondo, la vita di alcuni amici o parenti di coloro che formavano la scorta di Falcone e Borsellino, prima del loro decesso (nel 1992) e dopo (nel presente). L’idea è stata sviluppata in senso teatrale e documentaristico, infatti a metà video i personaggi si trovano difronte all’occhio di una telecamera a denunciare la morte dei propri familiari raccontando il dolore di una perdita tanto brutale. I dati che emergono dalle false interviste sono informazioni esistenti sia sulla vita dei poliziotti di cui si parla che su quella dei loro cari.

La scena finale è invece dedicata ad una rappresentazione della sconfitta della Mafia: quest’ultima è personificata da una ragazza dall’abito e il velo nero che, nel momento in cui i personaggi prima conosciuti si mettono a guardarla negli occhi, indossa un vestito sgargiante e esce di scena. Il messaggio di cui si fanno portatori i due ragazzi nel filmato è positivo e di speranza, vede il coraggio prevalere sulla paura e la sofferenza e in questo trova la soluzione ad un mondo cupo e ad una situazione complessa come quella che si sta descrivendo. Inoltre ci si è voluti soffermare proprio sulla scorta piuttosto che sulle figure dei due giudici per evidenziare la loro importanza all’interno delle vicende; tuttavia il tema si adegua perfettamente alla traccia data dalla Fondazione: il “sacrificio da pagare – costi quel che costi” del titolo è rappresentato dalla sofferenza dei cari delle vittime di mafia.

In attesa di conoscere il nome del vincitore nazionale del concorso si ringraziano gli studenti che con impegno e passione hanno approfondito una pagina di storia particolarmente dolorosa per il nostro Paese; una storia che parla di corruzione, tradimenti, sangue e tritolo, ma anche e soprattutto di speranza per il futuro e impegno da parte delle nuove generazioni.

www.iisacp.gov.it