L'amore perduto si svela a "Il chiaro di luna"

Prima come statue e poi come immagini a comporre un dipinto. Così il tempo dopo cento anni ha ridato forma all’esistenza umana e ai suoi desideri, aspirazioni, paure, gabbie esistenziali, malvagità e bellezza. Esistenze che dal 31 marzo 1917 si ritrovano esattamente dopo un secolo a vivere le prove generali de "Il chiaro di luna", risvegliandosi come in un sogno in statue di gesso ammassate tra polvere e ragnatele in un teatro, quello degli Avvaloranti di Città della Pieve, e a confrontarsi con chi, quelle vite, le ha incontrate sui libri, attraverso l’arte, nei propri studi.
E su di esse ha fatto le proprie analisi, non sempre rispondenti a verità. Come può accadere quando il confronto con il passato avviene attraverso le maschere cognitive del presente, senza avere a disposizione tutti gli elementi per una corretta sintesi. Una notte dunque, per rincorrere i pensieri di grotteschi fantasmi del passato e comprendere cosa ci sia stato dietro una misteriosa scomparsa, un talento supportato da persone inadeguate e un amore che sarà perduto.
Perché in realtà, il vero protagonista della rappresentazione scritta da Angiolini e Pagliaio (nomi d’arte) e messa in scena venerdì scorso dalla Compagnia teatro instabile “Un sacco DiVersi” è stato proprio questo, che a poco a poco si è palesato al pubblico e si è mosso sul palco “con i suoi modi gentili”, rendendo gli spettatori “partecipi delle sue dottrine” fatte di “lacrime, tormento e rimpianto” e rinnovando nei presenti quel desiderio di “ricerca di serenità e di un luogo sicuro dove tornare dopo un lungo viaggio”.
Al termine della rappresentazione, Alessio Stollo della Compagnia teatro instabile “Un sacco DiVersi”, tra gli applausi dei presenti, ha ringraziato per il sostegno dato alla riuscita della spettacolo Maria Cristina Gori, Nicolò Paraciani e Diego Catana e ha chiamato sul palco la regista Rossana Rossi. All’adattamento Roberto Cherubini, truccatrice Michela Casodi, assistente di regia Luisa Naso. La Rassegna del teatro artigianale, alla quale ha preso parte anche "Il chiaro di luna", si concluderà nel pomeriggio di domenica 2 aprile quando al teatro comunale di Città della Pieve si terrà la premiazione dei vincitori.

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