cultura

Firmato il protocollo per la candidatura del merletto a patrimonio dell'Unesco

giovedì 16 giugno 2016
Firmato il protocollo per la candidatura del merletto a patrimonio dell'Unesco

E' stato sottoscritto lunedì 13 giugno nella cornice di Ca’ Farsetti, sede del Comune di Venezia, il Protocollo d’Intesa per supportare i 18 Comuni, tra cui Orvieto, che aspirano alla candidatura del Merletto Italiano a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Progetto, questo, che dopo secol, rende giustizia ad una tradizione femminile dei Mestieri d’Arte e che accomuna le città di Venezia, Bolsena, Bologna, Bosa, Burano, Cantù, Chiavari, Chioggia, Forlì, Gorizia, L’Aquila, Latronico, Meldola, Orvieto, Rapallo, Sansepolcro, Santa Margherita Ligure, Varallo Sesia.

Presenti alla sottoscrizione del documento oltre al sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, anche i consiglieri comunali Alessandro Vignoli e Roberta Cotigni e poi Paola Porcari dell’Associazione “Merletto di Orvieto”, semplici cittadini e ad alcune delegazioni di merlettaie delle varie città interessate. A presenziare l’incontro ufficiale dei “Primi Cittadini” delle 18 città, è stato il primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro mentre la Presidente del Consiglio Comunale di Venezia, Linda Damiano ha ringraziato tutti i presenti sottolineando l’importanza dell’appuntamento, il primo di un evento come Venezia Biennale del Merletto che mancava ancora tra gli appuntamenti ormai storici della città lagunare.

La coordinatrice del Progetto UNESCO, Maria Vittoria Ovidi Pazzaglia ha invece ricordato il percorso che ormai da due anni e mezzo si snoda alla ricerca di un riconoscimento. La “rete” dei Sindaci che si affianca alla “rete” delle Comunità, ha avuto grande successo perché sostiene sul territorio, la rete delle Comunità secondo quanto affermato dalla Convenzione dell’UNESCO del 2003. I punti forti del progetto, infatti, devono partire dal Territorio e passare attraverso le Tradizioni, la Storia, la Cultura, l’Identità di un popolo.

Il Merletto, in questo senso, rappresenta un’identità culturale nella quale una Comunità si riconosce. Basti pensare che, in Giappone viene dato un alto riconoscimento ai Maestri d’Arte che sono considerati “Tesori Viventi” per la formazione delle nuove generazioni e sono sostenuti dallo Stato, mentre in Francia le merlettaie appartengono al Mobilier National che dipende dal Ministero della Cultura e garantisce loro un salario. Le merlettaie hanno anche il compito di restaurare merletti in uso nei palazzi delle Istituzioni, di quì l’auspicio che anche in Italia si possa pervenire a queste soluzioni.

Si è poi passati alla presentazione del logo nazionale che distinguerà, insieme al logo UNESCO, le città del Merletto. L’opera è stata realizzata dall’Arch. Prof. Vincenzo Lucchese Salati, Socio Onorario dell’Associazione Bolsena Ricama e Docente di Rilievo dell’Architettura storica e di Restauro conservativo dello IUAV di Venezia, logo che si compone di una matrice storica rappresentata da un rosone, elemento distintivo dell’Identità di un popolo e dalle lettere “M” ed “I” che simboleggiano il merletto e una sorta di clessidra che sta a indicare il trascorrere del tempo.

Tra gli intervenuti, la Presidente della Fondazione Musei Veneziani, Maria Cristina Gribaudi, imprenditrice, che intende trasformare Venezia nella città delle donne indicando quale migliore progetto proprio quello del merletto, la quale ha annunciato l’intenzione di farsi tramite nel presentare questo progetto a Confindustria, sottolineando il forte impegno verso la tradizione delle donne nel lavoro soprattutto legato ad una espressione d’arte quale è il merletto.

Paolo Dottarelli, Vice Sindaco di Bolsena, ha ribadito l’importanza di “fare squadra” in un momento particolare di questo percorso, evidenziando le sinergie che uniscono le 18 città in un progetto che rafforza l’identità sociale volta anche ad un futuro riscontro economico del territorio. In chiusura, il Sindaco di Venezia, Brugnaro ha sottolineato la presenza all’incontro delle merlettaie di Burano, evidenziando il ruolo di queste donne, semplici ma coraggiose, impegnate a trasmettere questa nobile arte.

E’ seguita, quindi, la firma del Protocollo d’Intesa che articola la collaborazione efficace tra le Comunità e gli organi amministrativi, con l’auspicio di tutti i presenti di poter concretizzare la candidatura e la seconda edizione di Venezia Biennale del Merletto: Arte, Storia e Innovazione, prevista per il 2018. L’incontro si è concluso con la visita guidata del Palazzo Ducale organizzata dalla Fondazione Musei Veneziani.