cultura

"Orvieto Caput Etruriae" vola a Bruxelles. In viaggio con gli Etruschi

martedì 23 febbraio 2016
di Davide Pompei
"Orvieto Caput Etruriae" vola a Bruxelles. In viaggio con gli Etruschi

La restituzione grafica del dio Dioniso da un'anfora attica a figure nere del VI secolo a.C. conservata al Museo "Claudio Faina" di Orvieto, in copertina. E dentro, un viaggio carico di "suggestioni, emblemi, itinerari per viaggiatori nell'eccentrico della Natura e della Storia", che passa per i contributi di Giuseppe Maria Della Fina, Claudio Bizzarri, Raffaele Davanzo, Silvio Manglaviti, Marco Sciarra, Eugenio Ranchino, Federico Varazi, Maurizio Conticelli, Francesco Biondi, Alessandra Cannistrà, Erika Pauli e Miriam Picciolini.

Autori, rispettivamente, dei saggi "La 'Venere' di Cannicella", "Spiriti di pietra" e "Orvieto etrusca e il suo sottosuolo", "Il Pozzo di San Patrizio", "Clanis e Pallia. Viaggio nel tempo sul fiume, tra geografia e storia", "Una breve storia del Pozzo della Cava", "L'olio extra vergine. L'oro di questa terra", "Il vino di Orvieto. Il sole d'Italia in bottiglia", "Il mio viaggio tra i boschi dell'Orvietano", "Andar per strade e sentieri alla scoperta del territorio orvietano", "Le vie del Sacro. Pellegrini del sublime", "Il Grand Tour allora e perché non ora".

Percorsi, reali e ideali, che seguono una narrazione per temi. Molteplici forme di "educazione sentimentale alla bellezza" che percorrendo le antiche Vie dell'Acqua, quelle del Vino, dell'Olio, dei Santi e degli Spiriti di Pietra, ma anche le sensoriali Vie dei Boschi e le Vie degli Orti, riunisce alcune delle più rilevanti risorse ed emergenze turistiche e ambientali del territorio. Lasciandone dichiaratamente fuori altre, con la prospettiva però di tornare presto a percorrere anche quei sentieri, rimasti momentaneamente fuori dal volume "Orvieto Caput Etruriae".

Presentata venerdì 5 febbraio nel cuore di tufo dell'Enoteca Regionale, incastonata nel Complesso di San Giovanni che ospita anche il Palazzo del Gusto, la pubblicazione edita e supportata da Akebia Internet Experience farà parte del pacchetto "Experience Orvieto" che, dopo Expo Milano 2015, giovedì 25 febbraio volerà alla volta dell'emiciclo del Parlamento Europeo di Bruxelles. Appuntamento, alle 9.30 alla Sala A3 G2.

"Non solo un libro – afferma l'assessore alla cultura Vincenzina Anna Maria Martinorealizzato a compendio del progetto 'Orvieto Caput Etruriae. In viaggio con gli Etruschi', ma l'esordio di un nuovo prodotto culturale e turistico che sulla Rupe ha già mosso i suoi primi passi con un calendario di iniziative estive. E che trova in questa sorta di guida bilingue un'ulteriore elemento di continuità. Quattro appuntamenti di musica, cultura, storia, letteratura ed enogastronomia e due piccole mostre. Eventi tenutisi da martedì 28 a venerdì 31 luglio, allestiti in diverse location storiche e archeologiche della città come l'ex Chiesa di San Giacomo, in Piazza Duomo, la Sala delle Macine al Parco delle Grotte di Orvieto, il Pozzo di San Patrizio e la Necropoli del Crocifisso del Tufo".

"Il volume – aggiunge il presidente del Gal Trasimeno-Orvietano Massimo Tiracorrendo, a nome anche del direttore del Gal Francesca Caproniè il prodotto di una progettualità impostata insieme. Rientra, infatti, nella rendicontazione del precedente Programma di Sviluppo Rurale per l'Umbria e Piano di Sviluppo Locale. Per il 2014-2020 si delineano nuove priorità per l'utilizzo di circa 877 milioni di euro disponibili nell'arco di sette anni e ci si concentra anche sulle azioni legate a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi e sulla promozione dell'inclusione sociale e sviluppo economico nelle zone rurali".

"Fin qui – chiarisce Carla Lodi, fiduciaria della Condotta Slow Food di Orvieto – si è cercato di lavorare su un prodotto snello, legato a tematiche storiche e culturali proposte in chiave multimediale grazie alla presenza di QR Code. Sulla spinta di Expo, l'intento è stato quello di rendere arte e cultura, anche eno-gastronomica, pretesto per la promozione di un territorio vasto da raccontare. La lente d'ingrandimento si è focalizzata su Orvieto, guardando ai pozzi per parlare di acqua, ai sotterranei per la macinazione delle olive e così via. Il libro è la sintesi di quanto finora realizzato in collaborazione con tanti soggetti. La speranza, che diventi un appuntamento".

"Testi e immagini – conclude il giornalista Guido Barlozzetti – sono spunti per ragionare di storia, beni culturali e turismo, anche attraverso il ruolo fattivo dell'imprenditoria privata. Offrono punti di vista inediti, curiosi e trasversali, per uscire dall'immagine standardizzata di Orvieto, un tempo città del Fanum, oggi malgrado tutto ancora capace di stupire e incantare. Quel 'Caput Etruriae' è la coraggiosa affermazione di un luogo che rivendica, a ragione, la sua centralità. Il territorio orvietano soffre, infatti, di una marginalità storica che la colloca ai confini della moderna regione ma nel suo rapporto tra dentro e fuori, sopra e sotto, e nell'avventurosa e misconosciuta etimologia che ne lega il nome all'olio d'olivo può intravedere feconde possibilità. Di collaborazione e rinascita".