cultura

Marco Bocci a teatro è Modigliani, in libreria diventa Mauro Borri

mercoledì 3 febbraio 2016
di Davide Pompei
Marco Bocci a teatro è Modigliani, in libreria diventa Mauro Borri

Un figlio – Enea – che venerdì 22 gennaio ha compiuto un anno e che, gossip vuole, a maggio avrà un fratellino con cui giocare. Una moglie – Laura Chiatti – bella, famosa e conterranea, con cui condivide anche il mestiere. Una lunga gavetta cinematografica, un nome d'arte che rende più efficace e virile il suo – "Bocciolini" – e la notorietà, arrivata indossando il chiodo del vicequestore Calcaterra della serie tv "Squadra antimafia. Palermo oggi".

"Chi nasce buono, buono resta" cinguetta Marco Bocci su Twitter mentre martedì 26 gennaio, non proprio a sorpresa, ha fatto arrivare sugli scaffali accanto a "i libri che ho amato" – "Branchie" di Niccolò Ammaniti, "Il giocatore" di Fëdor Dostoevskij, "Romanzo criminale" di Giancarlo De Cataldo e "L'ipotesi del male" di Donato Carrisi – la sua prima pubblicazione edita da Bookme: "A Tor Bella Monaca non piove mai".

Ironico, sfacciato e grottesco come l'umanità che racconta, il libro che ha per protagonista Mauro Borri – un'esistenza di lavoretti senza prospettive e in cerca di riscatto – vuole essere "un atto d'amore nei confronti di un mondo, quello della periferia più aspra e degradata, pieno di storie, di rabbia e di vita". Dopo aver già creato il panico a Roma, Milano, Napoli e Nola, martedì 9 febbraio alle 18 sarà a Perugia per presentarlo al pubblico della "Libreria Grande", discutendone con Floriana Lenti senza sottrarsi al rito del firma-copie.

Umbro di Marsciano, salirà sul palco del Teatro "Lea Padovani" di Montalto di Castro, giovedì 4 febbraio alle 21 per portare in scena la pièce "Modigliani. Modì Maudit", testo insieme colto e popolare scritto e diretto da Angelo Longoni, ispirato alla storia del tormentato pittore livornese. Quella degli ultimi anni, di una vita parigina vissuta in uno dei momenti più dinamici e stimolanti del '900 europeo, all'insegna di libertà, bellezza, verità, amore. Queste le parole chiave del movimento d’artisti provenienti da tutto il mondo e residenti nei quartieri di Montmartre e Montparnasse.

Sì, perché lo spettacolo oltre a omaggiare l'autore delle donne dal collo lungo, celebra anche il mondo femminile e un intero periodo storico. Bocci tornerà poi nel capoluogo di regione, atteso ospite della stagione teatrale del Morlacchi. Tre le date, quattro le recite: venerdì 5 alle 21, sabato 6 alle 18 e domenica 7 febbraio alle 17 e alle 21. Quattro anche "le donne di Modigliani": la prostituta Kiki de Montparnasse, la poetessa Anna Achmatova, la progressista Beatrice Hastings a cui sul palco prestano volto e corpo rispettivamente Giulia Carpaneto, Vera Dragone, Romina Mondello.

A loro, Amedeo preferirà l'amore maledetto e smisurato della giovane Jeanne Hébuterne (Claudia Potenza). Perché "non si può raccontare il geniale pittore senza descrivere le donne che lui ha amato e dipinto, la loro dolcezza, la loro impenetrabilità e sensualità. Quattro personaggi femminili che hanno scandito i diversi periodi della sua arte e della sua vita affettiva, terminata con una delle storie d’amore più famose e commoventi che abbiano mai riguardato un artista, un amore totalizzante e romantico dal gran finale tragico". Come in Romeo e Giulietta, l'amore non può sopravvivere agli amanti.

Per ulteriori informazioni:
http://www.teatrostabile.umbria.it/
http://www.teatroleapadovani.it/