cultura

"Arte accessibile" a Orvieto, presentato il modello tattile di "S.Michele e il drago"

venerdì 4 dicembre 2015
di Davide Pompei
"Arte accessibile" a Orvieto, presentato il modello tattile di "S.Michele e il drago"

"Chiudi gli occhi e dimmi. Cosa vedi?". "Il Duomo". Piccole e con su ancora i segni di pennarello, le mani indagano curiose spazi e volumi. E suppliscono in breve all'invalidante assenza di vista. Regala a tutti nuovi occhi, il progetto "Arte accessibile nel Duomo di Orvieto e nel Museo Modo" avviato due anni fa dall'Opera del Duomo in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona.

Ne è trascorso uno dall'inaugurazione del plastico tridimensionale della cattedrale realizzato in legno di faggio dal Liceo Artistico. E riparte da lì, giovedì 3 dicembre, nella Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, la visita tattile per consentire di contestualizzare la novità annunciata nel complesso decorativo della facciata.

La novità è il modello tattile – il primo delle sculture presenti nelle collezioni del museo – della statua bronzea trecentesca di "San Michele Arcangelo e il drago", originariamente collocata sulla facciata. Grazie alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria che ha messo a disposizione il modello in resina eccezionalmente fedele all'originale, è così possibile effettuare la perlustrazione di forme e rilievi, cogliendone poco a poco tutti i dettagli.

Si inizia con l'incertezza di chi procede a tentoni e si conclude con il sorriso appagato di chi ri-scopre. È stato così, almeno, per i 55 bambini che frequentano la 2A, 2B e 2C della Scuola Primaria "Luigi Barzini" di Piazza Marconi che per primi hanno sperimentato una fruizione diversa. Sciarpa sugli occhi – tutti nelle stesse condizioni, almeno per un giorno – si sono così lasciati guidare dagli allievi di una classe della sezione "Architettura" dell'Artistico. La scheda didattica dell’opera è stata realizzata in braille grazie alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi.

"L'idea di toccare l'arte – spiega Alessandra Cannistrà, curatrice del museo Modo – non è sempre possibile con materiali antichi, fragili e sensibili, che richiedono di essere preservati. Poter disporre di un modello supera però simili limitazioni. In questo caso, è stato possibile utilizzare il prototipo digitale realizzato dal rilievo tridimensionale della scultura. Il rilievo era funzionale alla realizzazione della copia e il prototipo è stato poi oggetto di calco per la fusione della riproduzione".

La direzione intrapresa, seppure in maniera graduale e per moduli integrati, è quella di proiettarsi verso un vero e proprio percorso museale parallelo a quello tradizionale che attraverso la visita tattile possa estendere la fruizione anche a non vedenti o a persone con disabilità visive. "È un'attività – afferma – che prevede la collaborazione di personale specificamente formato. Ci avvaliamo della collaborazione della scuola e di docenti che hanno formazione nella didattica per non vedenti. Grazie al Museo Omero, inoltre, abbiamo iniziato un percorso formativo per il personale del Museo dell'Opera del Duomo. Speriamo gradualmente di poter inserire in maniera stabile questo tipo di offerta culturale e sociale". Accessibile.

 

Per ulteriori informazioni:
MODO – Palazzo Soliano 0763.343592
biglietteria@operadelduomo.it
www.opsm.itwww.museomodo.it