cultura

Al Mancinelli il racconto moderno dell'Iliade si fa "Concerto per Odysseo"

mercoledì 25 febbraio 2015
di Davide Pompei
Al Mancinelli il racconto moderno dell'Iliade si fa "Concerto per Odysseo"

Dalla terra, si leva il fragore di scudi, frecce e lance. Grande, nel cuore, è il coraggio. Limpido, tra polvere e sangue, il destino. Certe morti sono dei riti. Un vecchio padre reclama il corpo del figlio insepolto. E un guerriero spietato piange per la lontananza dal genitore. Si incontreranno giovedì 5 marzo alle 21 sul palco del Teatro Mancinelli di Orvieto per il debutto dello spettacolo "Concerto per Odysseo".

Un progetto di Maurizio Panici – sua la voce recitante, accompagnata dagli strumenti antichi, mediorientali, armeni di Raffaello Simeoni, in grado di risvegliare visioni arcaiche che ri-connettono con il cuore antico – che parte da una rilettura dell'Iliade di Omero per attraversare il tema sempre attuale delle devastazioni della guerra, della pietas dei vinti e delle lacrime degli eroi, nell'impossibilità di restituire vita una volta che questa è fuggita dai denti.

La nuova produzione Argot inserita nella rassegna di teatro contemporaneo "Visioni di Futuro" si annuncia originale e sofisticata, ma emotivamente impattante. Vestono la scena – raffinata, nella sua essenzialità evocativa – i fondali digitali di Michele Ciacciofera – autore anche del manifesto – e il monumento funebre agli eroi, opera di Arnaldo Pomodoro. Fanno il resto le luci di Roberto Rocca, le proiezioni oniriche di video e immagini elaborate di Massimo Achilli, il sound project di Raffaele Prosperini.

Assistente alla regia è Silvia Picciaia, gli attori in video Alessandro Federico, Mauro Santopietro, Tiziano Panici, Sergio Basile, Renato Campese, Massimiliano Jacolucci, Massimiliano Franciosa, Luigi Diberti. Regia e riprese audio e video in presa diretta, si devono invece a Maurizio Panici.

"Il testo - anticipa, lui - è, per forza di cose, un adattamento della storia ma c'è tutto il percorso che Odysseo compie nei 24 libri. Dall'antica Grecia, abbiamo spinto sulla modernità fino ai genocidi del Ruanda. Stiamo vivendo la terza guerra mondiale, solo che è diffusa. Non è mai cambiato nulla dai combattimenti degli antichi. I machete sono come le spade. La contemporaneità è nelle cose che stanno accadendo. Non l'abbiamo inventata, né forzata. Il mito è rappresentato dalle sculture, abiti e messaggi sono moderni. Reali, gli strumenti antichi".

"Appartengono - puntualizza Simeoni - alla tradizione e suonano musiche originali, appositamente pensate per questo spettacolo. Sono i suoni e i canti del mito che si incastrano con un racconto che da confessione, gradualmente, diventa testimonianza lirica e poetica. Attraverso il canto, la parola si fa paesaggio e torna a raccontare storie e a nutrire la nostra immaginazione".

"Cantare l'Iliade oggi – prosegue, allora, Panici – è raccontare, ancora una volta, di uomini ed eroi, della guerra e dell'assoluta necessità della pace. Questa necessità, la racconta l’eroe di guerra per eccellenza, Achille, nel IX Libro di fronte alla richiesta di combattere. 'Niente, per me, vale come la vita…non i tesori…non le ricchezze, i buoi si possono rubare, i cavalli si possono acquistare…ma la vita dell'uomo non torna indietro, non si può riprendere o rapire, quando ha passato la barriera dei denti'. In questo passaggio, le parole del poema omerico acquistano forza e ci spingono a riflettere sulla compassione per i vinti e sull'inderogabile necessità di una vita che si nutra della bellezza e non dell'odio".

"Se non avete paura delle favole, ascoltate questa".

 

Biglietti
Posto unico: 15 euro
Ridotto (per soci TeMa, under 25 e over 60): 10 euro

Abbonamento a 6 spettacoli (5 spettacoli "Visioni di Futuro" + "Primo"): 48 euro
Ridotto soci TeMa: 36 euro

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
www.teatromancinelli.com - biglietteria@teatromancinelli.it - 0763.340493