cultura

Gabriele Salvatores "scrittura" le lavandaie della Tuscia per il primo social-movie d'Italia

venerdì 19 settembre 2014
di Davide Pompei
Gabriele Salvatores "scrittura" le lavandaie della Tuscia per il primo social-movie d'Italia

"L'immagine dell'Italia che mi hanno restituito questi 45.000 video è quella di un paese sofferente ma con dignità, speranzoso verso il futuro. C'è un senso di tenerezza verso la vita, verso l'umanità, che ho trovato positivo per quanto mi riguarda". Arrotonda un po' per eccesso, Gabriele Salvatores. Ma i video effettivamente girati in un solo giorno – sabato 26 ottobre 2013 – con telecamere, smartphone e fotocamere che ha ricevuto sono stati 44.197. Oltre 2200 ore di immagini, prodotte nelle canoniche 24 a disposizione.

In fase di scrematura, sono stati salvati 632 frammenti di vita. Passioni a brandelli, speranze preziose, paure moderne. Tutto incastonato dall'abile mano del regista napoletano in "Italy in a day. Un giorno da italiani". Ovvero, l'edizione tricolore del progetto di Ridley Scott "Life in a day". Il primo esperimento di film collettivo dove il materiale narrativo viene affidato spontaneamente a chi dell'arte del racconto per immagini ha fatto un mestiere.

Tra le riprese selezionate hanno trovato posto così anche i volti fieri e i gesti antichi e operosi della Compagnia delle Lavandaie della Tuscia, alle prese con una lavata-cantata in un luogo simbolo come il lavatoio pubblico di Bolsena. Lì dove tutto è partito, sotto forma di "compagnia instabile", giusto un anno fa in occasione del festival "Lacuaria" promosso dal Club Unesco Viterbo Tuscia. Si tratta, ovviamente, di una manciata di immagini. Sufficienti, però, a rendere merito a un interessante progetto di recupero della tradizione orale attraverso l'improvvisazione teatrale e canora, apprezzato dal pubblico di Orvieto, a fine agosto in occasione dell'ottava edizione di "Umbria Folk Festival".

"Siamo orgogliose – afferma la fondatrice Simonetta Chiarettidi aver dato il nostro piccolo contributo al progetto, insieme a tanti nostri connazionali che sono stati scelti per rappresentare la realtà dell'Italia nel mondo. Abbiamo anche ricevuto l’invito ufficiale a partecipare ad una delle proiezioni in prima cinematografica che si svolgeranno nei cinema italiani esclusivamente mercoledì 23 settembre, prima del passaggio in prima serata su Raitre sabato 27 settembre". La sala in questione è il Cinetuscia di Vitorchiano. Scorrendo l'elenco, in Umbria figura solo il Cinema Dell'Angelo di Perugia.

Presentato alla 71esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nell'era in cui la socialità ha ammazzato la privacy e l'esposizione è amplificata dalla condivisione, "Italy in a day" rappresenta un diario emotivo, un censimento di pensieri in transito, una confessione laica ispirata dalla voglia di condividere i propri sentimenti per immagini. Uno psicodramma nazional-popolare di una massa in bilico tra tenerezza e disperazione. O, come è stato sintetizzato altrove, un social movie senza filtri intellettuali che costringe a riflettere sulle contraddizioni della modernità.

"La scelta di alcune immagini della Compagnia delle Lavandaie della Tuscia – aggiunge Luciano Dottarelli, presidente del Club Unesco Viterbo Tuscia – è motivo di grande soddisfazione per la nostra associazione, che ha sempre creduto nella forza comunicativa di questo progetto e nella sua capacità di recuperare ed attualizzare un patrimonio immateriale di saperi, pratiche ed espressioni artistiche di grande significato". A partire da quella vocalità femminile, volutamente sbavata e grezza, di chi intona canti di lavoro per non sentire la fatica. Oppure condividerla, in maniera collettiva.