cultura

Al Todi Festival debutta "L'abito della sposa". In scena Pino Strabioli e Alice Spisa

giovedì 21 agosto 2014
Al Todi Festival debutta "L'abito della sposa". In scena Pino Strabioli e Alice Spisa

Inaugurerà ad ottobre la stagione teatrale 2014/2015 del Teatro Mancinelli di Orvieto, ma è sul palco del Todi Festival che avrà luogo venerdì 22 agosto alle 21 il debutto dello spettacolo "L’Abito della Sposa". Novità assoluta di Mario Gelardi, vede come protagonisti Pino Strabioli e Alice Spisa, lo scorso anno vincitrice del Premio Ubu under 30. Lo spettacolo, nuova produzione di ArTè Teatro Stabile d’Innovazione, verrà replicato domenica 24 agosto sempre alle ore 21. Scene e costumi sono di Alessandro Chiti, le musiche di Paolo Vivaldi, la regia è affidata a Maurizio Panici.

Italia 1963. E’ l’anno del matrimonio Ponti – Loren, della visita in Italia di Kennedy, della scandalosa love story tra Teddy Reno e Rita Pavone, è l’anno della tragedia del Vajont. Alto-basso, rosa-nero, le vicende si alternano così nel paese ed anche nella vita del sarto Lucio. Lucio è un sarto di abiti militari, figlio di un sarto di abiti militari; ha girato tutta l’Italia con i suoi genitori ed ora parla un dialetto che è un miscuglio di molte lingue. Lucio è un uomo di mezza età, un po’ irascibile, dai modi spicci e diretti, ma in fondo una brava persona, quindi non se la sente - e forse non può proprio rifiutare - quando un capitano gli chiede di cucire l’abito da sposa di sua figlia.

Lucio non può tirarsi indietro, ma non sa nemmeno come fare, così è costretto ad assumere una giovanissima sartina, Nunzia, una ricamatrice che ci riporta direttamente all’atmosfera di quegli anni. Così il logorroico Lucio deve dividere la sua sartoria con la timida Nunzia “che per tirarle una parola di bocca ci vuole più di una tenaglia”. E’ l’incontro e la scoperta di due vite, di due imprevedibili vite e tra la passione per le canzoni di Rita Pavone e le ritrosie di una ragazza che non sa come comportarsi con gli uomini, raccontiamo il mondo fuori da quella sartoria, ma anche il piccolo mondo di due persone che custodiscono un segreto che finalmente possono svelare (nota di Mario Gelardi).