cultura

Con "Anime Parallele" Orvieto riscopre la Necropoli etrusca di Crocefisso del Tufo

mercoledì 21 maggio 2014
di Davide Pompei
Con "Anime Parallele" Orvieto riscopre la Necropoli etrusca di Crocefisso del Tufo

Non un semplice saggio di fine anno. Ma un progetto ambizioso che punta alla valorizzazione permanente e alla (ri)scoperta dei luoghi simbolo della città. Coniugando l'arte della parola recitata con le location più suggestive, per dare una voce diversa ai beni archeologici e storici. In un rapporto virtuoso, in cui lo spettacolo teatrale diventa veicolo attraverso cui donare nuova vita e creare un rinnovato interesse intorno al patrimonio artistico, troppo spesso trascurato, offrendo l'occasione per una visita tutt'altro che canonica.

C'è tutto questo, e molto di più, dietro ad “Anime Parallele”, lo spettacolo che giovedì 29 maggio chiuderà l'attività annuale del corso di teatro “Essere EstroVersi”. C'è Orvieto. E l'attore orvietano Gianluca Foresi che, firmandone la regia, esorcizza affettuosamente la scomparsa del padre, avvenuta tre mesi fa. C'è l'antica Necropoli etrusca di Crocefisso del Tufo, pronta a trasformarsi in palcoscenico all'aperto per i giovani allievi del laboratorio dell'associazione di promozione sociale “EstroVersi” partito a febbraio.

Ci sono Sophia Angelozzi, Ruben Baiocco, Camilla Ballarin, Luca Brucchioni, Matteo Carbone, Milena Capuano, Nicolò Chiasso, Lorenzo Marcucci, Marco Massino, Raffaele Pepere, Alessandro Spinaci e Antonio Tammaro, digiuni o quasi - fino a pochi mesi fa - della conoscenza del testo antologico da cui lo spettacolo è liberamente ispirato, entrati fisicamente nelle tombe etrusche di Orvieto. Ci sono le coreografie di Marzia Polacco, l'audio e le luci di New Wave Srl. E poi c'è un testo immortale – è il caso di dirlo, visto il contesto – come “Spoon River Anthology” di Edgar Lee Masters.

Degli oltre 500 epitaffi attraverso i quali il poeta americano racconta la storia della città, testimoniandone vita e morte dei suoi abitanti, ne sono stati scelti 12. “La selezione dei brani su cui lavorare – è stato spiegato nel corso della presentazione – è stata lasciata interamente agli allievi per dar loro la possibilità di operare creativamente e stimolarli a ricercare proprio quelle poesie che facevano risuonare le corde della loro esperienza emotiva”.

Accanto all'associazione, impegnata nella comune volontà di accendere una luce diversa su uno dei luoghi più importanti, anche Vetrya Spa. L'amministratore delegato Luca Tomassini, presidente dell'azienda orvietana e Katia Sagrafena, direttore generale e consigliere d'amministrazione, hanno infatti risposto fin da subito con grande entusiasmo alla proposta culturale, sposando l'intera operazione e diventando sponsor unico dello spettacolo.

Senza sostituirsi – hanno specificato – al ruolo delle istituzioni, ma affiancandosi ad esse per valorizzare la città”. L'evento, patrocinato dal Comune, è reso possibile grazie alla disponibilità della Soprintendenza, del Ministero dei Beni Artistici e Culturali. “Nella necropoli etrusca di Orvieto – ha scritto in merito Maria Cristina De Angelis, funzionario della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Umbria – la memoria individuale si esprime, al di là delle strutture tombali sopravvissute al tempo, nei nomi dei sepolti incisi nel tufo. Ma, nel contempo, l'uso attuale che la destina alla visita, spesso distratta, del pubblico ha in qualche modo sottratto alla città dei morti la sua sacralità, ne ha distorto il senso profondo di luogo della memoria di defunti per i vivi. Quale migliore connubio, allora, di quello con un'azione teatrale che ne riprenda l'antico uso, che lo sottragga, anche per una sola sera, al suo anonimato di area archeologica?”.

L'appuntamento è per mercoledì 28 maggio alle 21:15 con le prove aperte al pubblico. Lo spettacolo vero e proprio, invece, andrà in scena il giorno seguente, con doppia recita alle 21:15 e alle 22:15. L'ingresso è gratuito. Info e prenotazioni: 339.6006492

[VIDEO] Presentazione di "Anime Parallele"