cultura

Dal 15 aprile in libreria "A sinistra! Un futuro possibile". Dieci interviste di Stefano Corradino e Giorgio Santelli

lunedì 14 aprile 2014
Dal 15 aprile in libreria "A sinistra! Un futuro possibile". Dieci interviste di Stefano Corradino e Giorgio Santelli

Sarà in libreria da martedì 15 aprile "A sinistra! Un futuro possibile", dieci interviste sul futuro della sinistra a Rodotà, Landini, Maraini, Vendola, Mannoia, Civati, Ovadia, Vauro, Giarrusso, Campanella. Il libro (Melampo editore, pag. 168, € 10) è curato dai giornalisti Stefano Corradino e Giorgio Santelli.

Cosa significa oggi dichiararsi o sentirsi di sinistra? Quali valori, principi ideali, battaglie possono dirsi di sinistra? E la sinistra dov'è? Nei partiti, nei movimenti, nelle associazioni? E un futuro possibile per la sinistra in Italia, c'è? A queste e altre domande cerca di rispondere il libro che propone interviste a 10 personalità con storie, esperienze, provenienze, professioni diverse: un giurista (Stefano Rodotà), un sindacalista (Maurizio Landini), una scrittrice (Dacia Maraini), un'artista (Fiorella Mannoia), un attore di teatro (Moni Ovadia), un autore di satira (Vauro) e quattro esponenti politici: Giuseppe Civati (Pd) Nichi Vendola (Sel), Michele Giarrusso ("ortodosso" MS5) e Francesco Campanella (espulso dal M5S e oggi nel Gruppo Misto).

"Abbiamo voluto creare un doppio ponte - spiegano gli autori - far dialogare personalità politiche di schieramenti differenti e trovare possibili minimi comuni denominatori di sinistra fra la politica e la società civile, le organizzazioni sindacali, il mondo giuridico e quello della cultura.... Il libro non è il manifesto di una nuova possibile coalizione ma si propone di essere uno strumento per una riflessione a più voci fra donne e uomini che non si sentono depositari di un pensiero unico ma sono (pre)disposti a mettersi in gioco, in un confronto aperto e plurale sull'identità della sinistra".

Al centro delle interviste l'Europa con le imminenti elezioni, i primi passi del governo Renzi, la riforma del Senato e le modifiche della Costituzione. E poi il lavoro, la giustizia sociale, l'immigrazione, le pari opportunità, la libertà di espressione... C'è una risposta possibile "di sinistra" a questi temi? E si può creare un terreno comune per affrontarli rifuggendo quell'inclinazione alla rissa, al settarismo e al narcisismo, vizio antico della sinistra? Grande è la confusione sotto il cielo della sinistra italiana. Ma esiste un futuro possibile.