cultura

"Orvieto al tempo dei Papi" sfoglia la storia della città. E le statue di Bonifacio tornano (in copia) al loro posto

venerdì 11 aprile 2014
di Davide Pompei
"Orvieto al tempo dei Papi" sfoglia la storia della città. E le statue di Bonifacio tornano (in copia) al loro posto

Secoli prima del popolare Francesco - eretto dalla retorica mediatica, icona moderna di sobria semplicità - c'erano Alessandro, Urbano, Martino, Niccolò o Nicola, Bonifacio e Clemente, i cui nomi sono tutti legati in un modo o nell'altro alla città del Duomo. Il pretesto per rileggere le rispettive storie, scoprendo al tempo stesso le pagine più antiche della storia cittadina, è offerto dal biennio giubilare in corso, concesso dal Vaticano in occasione del 750esimo anniversario del Miracolo Eucaristico di Bolsena datato 1263 e dell'istituzione, l'anno successivo, della festività del Corpus Domini.

Se al momento non è stata ancora confermata la visita di Bergoglio sulla Rupe - la possibilità rimane, ma senza una data in agenda - chi non mancherà al convegno "Orvieto al tempo dei Papi" in programma per sabato 12 aprile alla Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo, sono proprio le figure dei grandi pontefici. Ad Alessandro IV si deve, infatti, il riconoscimento del governo locale. Urbano IV istituì il Corpus Domini. E insieme a Martino IV e Niccolò IV agevolò la posa della prima pietra e, nel 1291, l'inizio dell'edificazione della cattedrale. Bonifacio VIII, qualche anno dopo, istituì invece il giubileo come manifestazione dello spirito religioso, mentre sotto Clemente VII prese avvio la costruzione del Pozzo di San Patrizio. Non meno importanti, poi, le dimore papali, da Palazzo Soliano a Palazzo dei Sette, passando per il Palazzo del Popolo.

Promosso dall'amministrazione comunale, il convegno intende offrire, insomma, uno spaccato significativo della storia orvietana e della presenza papale in città. I lavori, guidati dal presidente del consiglio comunale Marco Frizza, coordinatore delle attività laiche legate al giubileo, si apriranno alle 10 con i saluti del sindaco Antonio Concina, del vescovo Benedetto Tuzia e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto Vincenzo Fumi. A seguire, sono attesi gli interventi di Maria Teresa Gigliozzi su "Le dimore storiche dei Papi ad Orvieto" e di Attilio Bartoli Langeli su "Le corti papali in Orvieto". A Francesco Scoppola, direttore dei Beni culturali e paesaggistici dell'Umbria e a Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni storici artistici dell'Umbria, è affidata invece la "Presentazione delle copie delle statue di Papa Bonifacio VIII da ricollocare su Porta Maggiore e Porta Soliana".

Nel corso della mattinata, infatti, saranno presentate al pubblico le due copie delle statue prossime ad essere collocate sulle porte urbiche di Orvieto. Ovvero, Porta Soliana e Porta Maggiore, dove gli originali sono rimasti fino al 2000 quando vennero smontati e restaurati per essere esposti nella Capitale in occasione della grande mostra-evento "Bonifacio VIII e il suo tempo. Anno 1300 il primo Giubileo" allestita a Palazzo Venezia in occasione del Giubileo del nuovo Millennio, che ricostruiva per la prima volta il fermento culturale e artistico della Roma medievale.

Delle opere d'arte provenienti da Orvieto, in quella stessa mostra venne esposta anche la "Madonna" di Arnolfo di Cambio, parte del monumento funebre del Cardinale De Braye, custodito nella Chiesa di San Domenico. Al termine, le due statue originali di Papa Bonifacio VIII - è acefala da prima del 1960 quella di Porta Soliana - sono state custodite fino a due anni fa nella Chiesa di San Francesco. Oggi, invece, hanno trovato posto nella sezione civica del Museo "Claudio Faina".