cultura

"Orvieto Musica e Cultura" declina l'arte. Tra i big in arrivo, anche Giovanni Allevi, Valerio Massimo Manfredi e Ron

lunedì 24 marzo 2014
di Davide Pompei
"Orvieto Musica e Cultura" declina l'arte. Tra i big in arrivo, anche Giovanni Allevi, Valerio Massimo Manfredi e Ron

Non solo il Duomo, simbolo stesso della città nel mondo e seme di un progetto artistico esteso. Ma anche la Chiesa di San Francesco, quella di Sant'Agostino e il Teatro Mancinelli. Quattro location per sette appuntamenti tra reading, teatro e musica d'autore che intendono dichiaratamente tracciare un percorso di riscoperta delle diverse declinazioni del fare arte.

Presentata lunedì 24 marzo a Palazzo Coelli, la quarta edizione del festival "Orvieto Musica e Cultura", organizzato dall'omonima associazione con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dell'Opera del Duomo, il patrocinio del Comune e la collaborazione di Teatro e Diocesi, prenderà il via venerdì 11 aprile e andrà avanti fino a domenica 1° giugno. Date ben calate in un progetto culturale cittadino d'insieme, che abbraccia il periodo compreso tra la Pasqua e il Corpus Domini.

"La nostra soddisfazione - ha detto, in apertura, Francesco Venturi, nella duplice veste di presidente dell'Opera del Duomo e dell'associazione 'Festival Orvieto Musica e Cultura' - è quella di offrire un cartellone che tracci un percorso culturale di qualità e che rilanci l'immagine della città oltre i confini regionali, grazie anche ai nomi di rilievo in cartellone". "Con la Fondazione Cro e l'Opera del Duomo - ha aggiunto Catello De Martino, direttore dell'associazione 'Festival Orvieto Musica e Cultura' - stiamo condividendo un progetto che cresce nel tempo. Abbiamo voluto sviluppare un'offerta in grado di combinare insieme musica, teatro e letteratura".

"Orvieto - ha sottolineato poi il direttore artistico di ArTè Maurizio Panici - veicola una quantità di eventi culturali tali che è opportuno inserire all'interno di un percorso più ampio, di arte e bellezza. La cultura come valore aggiunto inserisce il festival in questa cornice". Sulla stessa linea, anche l'assessore alla cultura Marco Marino. "La città - ha detto - ha aumentato con questo festival, il già ricco cartellone di eventi. Da Umbria Jazz Winter a Umbria Folk Festival, Orvieto è la città dei festival. Elemento, questo, che può rivelarsi sempre più una carta vincente anche per l'indotto economico e turistico".

L'accento sulla preziosa sinergia tra Fondazione, Opera e Associazione è stato messo dal presidente della Fondazione Cro Vincenzo Fumi, che dando lettura della nota inviata dal vescovo di Cremona in cui si sottolinea come la cantata sacra che sarà proposta in Duomo possa rappresentare un messaggio che unisce fede e cultura, ha ricordato che "la collaborazione con la Diocesi di Cremona risale ai tempi di monsignor Virginio Dondeo, originario proprio del comune lombardo".

"I testi - ha specificato il compositore Federico Mantovani - sono di un cristianesimo forte e fondante: si va da Sant'Agostino e Péguy, da Newman a Testori. Il percorso si chiude con la testimonianza dei martiri. L'intento è quello di fare ricerca e arrivare a comunicare, non una letteratura dolciastra ma andando alla carne e al sangue dell'esperienza, con il sentire di chi ha affrontato con inquietudine il mistero della fede, senza vacui sentimentalismi. L'auspicio è che il Duomo di Orvieto possa in qualche modo affiancarsi a quello di Cremona, dove l'opera è nata, arrivando a comunicare e vivere il mistero dell'incarnazione. La sfida degli artisti è quella di tornare a confrontarsi con il sacro".

Questi, dunque, quelli in arrivo a Orvieto.

Venerdì 11 aprile, alle 21, al Teatro Mancinelli, va in scena "Il mio nome è nessuno" di e con Valerio Massimo Manfredi, Sebastiano Somma ed Isabelle Adriani. Tratto dall'ultimo best seller di Manfredi, lo spettacolo è una riproposizione teatrale delle pagine più suggestive dell'omonimo testo. Il viaggio di Odisseo, il suo universo brulicante di uomini, donne, imprese gloriose o sventurate saranno raccontate oltre che con le parole su carta, anche con gesti scenici.

Sabato 19 aprile, alle 17, in Duomo arriva Giovanni Allevi. Reduce dalle tappe teatrali del suo "Piano Solo Tour 2014" e dal Disco di Platino per "Alien", l'eclettico musicista ascolano si esibirà in concerto con un programma musicale di pianoforte solo che abbraccia la sua pluripremiata e ventennale attività compositiva, eseguendo le note che lo hanno portato ad essere considerato l'enfant terrible della musica classica contemporanea.

Sabato 26 aprile, alle 21, la chiesa di Sant'Agostino ospita "Interrogatorio a Maria" di Giovanni Testori con Eleonora Brigliadori e Gerardo Placido. Il testo, incentrato sul ritratto di Maria, racconta il ritorno della Vergine che porta su di sé il dolore per il lutto del figlio. Lo spaccato narrativo sarà affiancato dall'esecuzione delle musiche di G.B. Pergolesi eseguite dal Sestetto Stradivari con Kim Min Ji (soprano) e Irene Molinari (contralto).

Mercoledì 30 aprile, alle 21, il sipario del Teatro Mancinelli si apre sull'Ensemble Stradivari (Elena Memoli, soprano - Raffaella Ambrosino, mezzosoprano - Romolo Bruno, tenore - Antonio Braccolino, baritono) che eseguirà in anteprima nazionale il concerto inaugurale del ventesimo Campionato Mondiale di Calcio in programma dal 12 giugno in Brasile.

Sabato 17 maggio, alle 21, il Duomo fa da cornice all'esecuzione dell'orchestra Stradivari di Cremona e il Coro Polifonico Cremonese. La cantata sacra "Con Te. Ex umbris et imaginibus in veritatem", composta dal maestro Federico Mantovani su invito del vescovo di Cremona Dante Lafranconi per la chiusura dell'Anno della Fede, è un grande affresco musicale. I testi sono a cura di don Daniele Piazzi e Federico Mantovani. La voce recitante è dell'attore Andrea Giordana.

Venerdì 30 maggio, alle 21, al Teatro Mancinelli approda "Acoustic Cafe" con Ron ed Ezio Guaitamacchi. Uno spettacolo a metà strada tra il salotto e il live nel quale l'intervista si arricchisce con l'esecuzione dal vivo dei brani, quasi a voler mettere in scena un meta racconto tra parola descritta e parola cantata.

Domenica 1 giugno, alle 16.30, l'antica Chiesa di San Francesco apre le sue porte per ospitare il concerto dell'Orchestra del Conservatorio "Giuseppe Martucci" di Salerno, diretta dal maestro Massimiliano Carlini.

 

La maggior parte degli eventi è a ingresso gratuito. Per informazioni più dettagliate:
Festival Orvieto Musica e Cultura 393.9034488 - Teatro Mancinelli 0763.531496