cultura

"Quel diavolo di un trillo": Uto Ughi si racconta a "Il Libro Parlante"

venerdì 26 aprile 2013
"Quel diavolo di un trillo": Uto Ughi si racconta a "Il Libro Parlante"

A chiudere la 16^ edizione de "Il Libro Parlante" organizzata a Orvieto dalla Libreria dei Sette è, sabato 27 aprile alle ore 18 a Palazzo dei Sette il celebre violinista Uto Ughi, che presenta l'autobiografia dal titolo "Quel diavolo di un trillo".

 

Il libro, edito da Einaudi, racconta la storia di una vita straordinaria interamente dedicata alla musica. Uto Ughi ha soltanto tre anni quando il suo primo maestro gli mette in mano un minuscolo violino e glielo lega al collo perché non cada. Nasce così uno dei più grandi talenti musicali del nostro tempo, un esecutore dalla naturale e precoce attitudine a "tirar l'arco". Oltre a ripercorrere l'apprendistato del musicista, i concerti tenuti in tutto il mondo, i sodalizi artistici con i più grandi interpreti degli ultimi cinquant'anni, questo libro svela un più intimo e inedito Uto Ughi. Un uomo che ama la letteratura, i viaggi, la natura, il silenzio consapevole e i luoghi del mito dove poter ritrovare se stesso. Capace come pochi di mantenere intatto nel tempo il rapporto con il pubblico, Uto Ughi condivide per la prima volta con i lettori i tesori accumulati durante il suo cammino professionale e umano che compongono il racconto di una vita ricca di passioni.

Uto Ughi è uno dei più celebri violinisti del nostro tempo. Si è esibito ovunque nel mondo con le più rinomate orchestre sinfoniche e i più importanti direttori d'orchestra.La sua attività discografica è intensa e multiforme. Ha fondato festival, manifestazioni e rassegne musicali impegnandosi per la valorizzazione della cultura italiana e dei giovani talenti. E' da sempre in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. Insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i meriti artistici dal Presidente della Repubblica, ha anche ricevuto la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione.