cultura

Chiude i battenti domenica, tra migliaia di apprezzamenti, la mostra "Il Crocifisso: un simbolo, la storia".

venerdì 22 febbraio 2013
Chiude i battenti domenica, tra migliaia di apprezzamenti, la mostra "Il Crocifisso: un simbolo, la storia".

Ulteriore proroga per la mostra fotografica "Il Crocifisso: un simbolo, la storia" allestita nella chiesa di San Giacomo Maggiore, in piazza Duomo. L'allestimento curato dall'associazione per la sicurezza stradale "Illumina la vita, spegni l'incoscienza" in collaborazione con il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana, la Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto", l'Ordo Militum Chisti Hierosolymitani Templi onlus sarà visitabile ancora fino a domenica 24 febbraio, dalle 8.30 alle 20. La mostra gode del patrocinio della Diocesi di Orvieto-Todi, per gentile concessione in occasione del Giubileo Eucaristico 2013-2014 di Bolsena-Orvieto, dell'Opera del Duomo di Orvieto, del Comune di Orvieto, del Comune di Castel Viscardo e dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia.

La mostra è stata già visitata da migliaia di persone, che hanno potuto apprezzare le oltre 200 foto di Crocifissi e Croci, che l'autrice Maria Assunta Pioli ha scattato nel Comprensorio Orvietano ed in altre Città Italiane, insieme alle immagini scattate da amici in altre parti del mondo. Le foto sono esposte lungo "i filari" di un vigneto, al centro la grande vite secolare proveniente dai vigneti di Viceno, in questa splendida scenografia disegnata dall'Arch. Maurizio Chiavari, autore del manifesto della Mostra fotografica.
Un viaggio, quindi, fatto di immagini che percorre i luoghi dove sono presenti la Croce e il Crocifisso, in Italia e nel mondo.
Capolavori di artisti che si sono cimentati nell'arte sacra della riproduzione di questo simbolo, sacro a tutti i Cristiani: Giotto, Cimabue, Michelangelo, Tiziano, Brunelleschi ed altri grandi artisti antichi e contemporanei. La Mostra fotografica è anche un omaggio all'Anno della Fede e al Giubileo Eucaristico straordinario concesso dal Santo Padre alla Diocesi di Orvieto-Todi per gli anni 2013-2014.

"Sono entrata nel Duomo di Orvieto in un pomeriggio d'inverno - spiega l'ideatrice della mostra - fuori il cielo azzurro e il sole che illuminava tutta la splendida facciata gotica della gemma preziosa che è la Cattedrale. Sono rimasta colpita da un raggio di sole che illuminava il Crocifisso di Lorenzo Maitani posto sull'altare del Duomo che custodisce la reliquia del Sacro Corporale nella Cappella del SS. Sacramento. Quel raggio di sole compare, nelle belle giornate, pochi minuti, ma riscalda il cuore. Davanti al Crocifisso, alla sofferenza di Cristo sulla Croce, ho riflettuto sulla straordinaria figura di Gesù di Nazareth, il Messia, il Figlio di Dio come è scritto nella Bibbia e nel Santo Vangelo. Rifletto sulla concretezza del Suo messaggio, semplice e chiaro, coglie il nocciolo delle questioni, il senso reale della vita. Penso alla grazia con cui esprimeva le cose alte e difficili con parole semplice e con stile incisivo, a distanza di duemila anni, entrano e fluiscono nell'anima e nel cuore. Gesù attraverso la Sua sofferenza e la morte in Croce ha redento l'Umanità..."

Tanti anche i visitatori di altri religioni: Ebrei, Musulmani, Ortodossi, Induisti ed altri, i quali seppure nella diversità del proprio credo, hanno apprezzato l'esposizione, anche i non credenti hanno lasciato delle dediche, una fra tutte: "Sono atea, ma la mostra è bellissima". In particolare, alcune foto hanno catturato l'attenzione: la Croce a fianco alla Stella di Davide nel Cimitero Militare Americano a Firenze, le Croci da una parte e dall'altra le lapidi dei musulmani nel Cimitero Militare Francese, il Crocifisso della Chiesa Evangelica Metodista, i Crocifissi Ortodossi, le Croci Armene, non solo.

"Icona che unisce le fedi e le culture del mondo" "Un messaggio di pace e condivisione di tutte le religioni del mondo", questi due pensieri scritti sul registro delle dediche racchiudono il messaggio, l'essenza di questa mostra, con l'intento di individuare, anche in questa esposizione fotografica, dei valori comuni che possono servire a permettere un dialogo tra le varie religioni.
E' il fine che si propone Maria Assunta Pioli, così scrive, nell'introduzione, all'entrata della Mostra, condivisa dagli altri autori che hanno partecipato all'esposizione: "Un pensiero va a tutti i Cristiani perseguitati nel mondo, che possa cessare l'odio e gli integralismi di ogni specie, che le varie religioni possano convivere insieme in un dialogo aperto di reciproco rispetto nelle divesità"

Molto ammirate le foto del Crocifisso all'interno della Cappella delle Missionarie della Carità della Beata Teresa di Calcutta di Roma, a fianco, l'immagine della Beata, insieme al Crocifisso di Lorenzo Maitani del Duomo di Orvieto, illuminato da un raggio di sole; il Crocifisso di San Damiano che ha parlato a San Francesco, il Crocifisso che ha parlato a San Tommaso d'Aquino e il Crocifisso davanti al quale San Pio ricevette le stigmate. La mostra si apre con il pensiero di Papa Benedetto XVI: "La Croce di Gesù è il segno supremo dell'amore di Dio per ogni uomo, è la risposta sovrabbondante al bisogno che ha ogni persona di essere amata. Quando siamo nella prova, quano le nostre famiglie sitrovano ad affrontare il dolore, la tribolazione, guardiamo alla Croce di Cristo: lì troviamo il coraggio".

Alcune frasi scritte lasciate dai visitatori a testimonianza del valore morale e spirituale di questa Mostra:
"Unica ed eccezionale! Piena di luce e poesia"
"Una mostra gioiello"
"Un percorso, un viaggio al centro della spiritualità di tutti i tempi. Una riflessione sul lungo cammino della fede"
"Excellent"
"Very nice"
"Muy bella"
"Una mostra come poche se ne vedono"
"Un'idea geniale che coniuga passione fotografica, arte e grande spiritualità"
"Complimenti per il messaggio, particolarmente necessario in questi tempi"
"Domani sarà un giorno con una nuova speranza. Grazie."
"Qualcosa di fantastico che ti colpisce il cuore"
"Complimenti, in pochi minuti ti regala un senso di pace e di serenità"
"Siamo rimasti senza parole davanti alla bellezza unica dei Crocifissi in Italia e da tutto il mondo. Una mostra piena di originalità, ma allo stesso tempo, piena di religiosità, pur essendo tutta in salita, va vissuta nella sua totalità aspettando l'incontro divino."
"Alcune volte le immagi valgono più di tante parole. Grazie per la mostra"
"Grazie alla bellezza delle tue foto mi hai fatto capire l'importanza di Dio in tutto il mondo (una bambina di 12 anni)
"Questa mostra è stata molto bella e interessante" (una Classe di Scuola Media)
"Veramente uno spettacolo di arte e fede, complimenti."
"E' bello vedere insieme molti simboli di varie religioni"
"Nell'anno del Giubileo queste sacre immagini ispirano lo spirito religioso e ci fanno sentire tutti nel mistero del Corpus Domini."