cultura

Manifestazioni storiche umbre: una proposta di legge regionale di Galanello e Buconi. Si riapre una possibilità per il Corteo storico di Orvieto

venerdì 27 gennaio 2012
Manifestazioni storiche umbre: una proposta di legge regionale di Galanello e Buconi. Si riapre una possibilità per il Corteo storico di Orvieto

"La Regione (...) riconosce le manifestazioni storiche quali espressioni del patrimonio storico e culturale della comunità regionale (...) Sono manifestazioni storiche, ai fini della presente legge, le rappresentazioni di tipo rievocativo che rispettano criteri di veridicità storica mediante forme di espressione artistica".

Comincia così, con gli artt. 1 e 2 il testo della Legge Regionale n. 16 del 2009, approvata a larga maggioranza, che tutela le manifestazioni storiche umbre. Se da un lato questo voler fissare nero su bianco modi e azioni per far sì che, nel tempo, venissero tutelati e promossi i più grandi momenti aggregativi della cultura e della tradizione regionale, dall'altro una moltitudine di piccole manifestazioni, certamente sentite, ma storicamente meno radicate di altre, hanno visto il riconoscimento di sovvenzioni che non hanno fatto altro che disperdere le poche risorse disponibili.

A distanza di due anni dall'approvazione della Legge Regionale, che tra l'altro promuove come "più arcaica espressione culturale dell'identità regionale" la sola Festa dei Ceri di Gubbio (art 3.), i consiglieri regionali Fausto Galanello (PD) e Massimo Buconi (PSI) ritengonoo necessaria una nuova e più partecipata mappatura delle più importanti manifestazioni culturali della tradizione regionale. Il fine dovrebbe essere la promozione come massima espressione delle tradizione umbra di quelle manifestazioni, e solo quelle, che possano vantare sia una longevità di svolgimento, sia una particolare ed elevata storicità, il tutto a supporto di una valida ed attenta rivisitazione delle politiche di marketing del marchio Umbria nel mondo. La dispersione delle risorse regionali a favore di piccole manifestazioni, infatti, di carattere locale e non inserite in un più ampio progetto di area vasta, potrebbe, alla lunga, sottrarre importanti somme che, se investite in modo oculato e mirato sulle grandi manifestazioni, potrebbero valorizzare, accanto ai momenti più grandi, anche le feste minori.

Su questi aspetti e sulla possibilità di revisione della Legge i consiglieri regionali Fausto Galanello e Massimo Buconi hanno annunciato, nei giorni scorsi, una proposta di Legge in merito. "Accanto alla Festa dei Ceri di Gubbio che una recente legge votata a larghissima maggioranza riconosce come espressione culturale dell'identità regionale - affermano i consiglieri in una nota stampa congiunta - ci sono in Umbria altre manifestazioni ed eventi storico-culturali di grande valore, ben radicati nelle varie realtà che finiscono per essere associati ad eventi minori privi di tradizioni."

Al di là dei buoni propositi enunciati, la Legge Regionale n. 16/2009 - spiegano i consiglieri - ha finito per finanziare e sostenere una moltitudine di manifestazioni, le più disparate, escludendo appuntamenti che hanno secoli di storia alle spalle e rappresentano l'identità più profonda di importanti città e territori dell'Umbria. Se da un lato abbiamo fatto bene a sostenere la legge sulla Festa dei Ceri di Gubbio, per la quale ci auguriamo possa esserci anche il prestigioso riconoscimento dell'Unesco, adesso - aggiungono Galanello e Buconi - si devono correggere le distorsioni della normativa regionale preesistente, allo scopo di poter individuare a priori un pacchetto di manifestazioni di effettivo valore storico e culturale, comunque da incentivare e tutelare. Siamo convinti, concludono Galanello e Buconi, che bisogna rimettere le mani sulla legge di tre anni fa e che non basta cambiarne il regolamento attuativo, come è stato annunciato dalla Giunta regionale."

A questo punto, ma non senza l'interesse e l'appoggio delle singole amministrazioni comunali interessate, si potrebbe aprire per tutta una serie di manifestazioni storiche umbre un nuovo significativo scenario, che permetterebbe non solo di avviare a migliore gestione le manifestazioni stesse, ma di creare una sorta di rete delle grandi manifestazioni umbre, che lancerebbero la Regione ancora di più e meglio nel circuito del grande turismo internazionale. Inutile dire che sarebbe l'occasione per vedere riconosciuto, durante la festa del Corpus Domini, l'alto ruolo che decisamente gli compete anche al Corteo storico di Orvieto.