cultura

Tornano a Göttingen i 16 studenti tedeschi che hanno studiato a Orvieto la lentezza. Il saluto dell'amministrazione comunale

venerdì 26 marzo 2010
di L. R.
Tornano a Göttingen i 16 studenti tedeschi che hanno studiato a Orvieto la lentezza. Il saluto dell'amministrazione comunale

Si è svolto nel pomeriggio di ieri il saluto dell'amministrazione comunale ai sedici studenti dell'Università di Gottinga che durante un mese di soggiorno ad Orvieto hanno approfondito il progetto "Orvieto: Entdecke die Langsamkeit!" (Orvieto: alla scoperta della lentezza), prima del loro ritorno in Germania che avverrà il 27 marzo. Nel corso di una breve cerimonia di ringraziamento presso la sala consiliare, l'Assessore alla Formazione, Politiche giovanili e Pari Opportunità, Cristina Calcagni, e il Presidente del Consiglio comunale Marco Frizza hanno salutato il gruppo di docenti e studenti che, per quattro settimane, hanno lavorato al concetto della "lentezza". Il progetto, promosso dalla Facoltà di Italianistica dell'Università di Gottinga (Germania) e finanziato dalla Fondazione universitaria e dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica tedesca, è destinato ad avere continuità per il prossimo anno sia con l'Università di Gottinga che con altri atenei tedeschi. Alla cerimonia di saluto hanno inoltre partecipato la responsabile del programma di studio, professoressa Ilva Fabiani, lettrice d'italiano presso l'università di Gottinga, e il Direttore dell'istituto Lingua Sì, Piero Salituri. Entrambi hanno ringraziato gli amministratori, i funzionari comunali e tutte le persone di Orvieto che, a vario titolo, hanno collaborato alla riuscita dell'iniziativa in termini di accoglienza e di trasferimento di conoscenze. Come è noto, il progetto è stato patrocinato dal Comune di Orvieto / Assessorati alla Formazione e Politiche giovanili, Assessorati alla Cultura e al Turismo ed è stato organizzato in collaborazione con Lingua Sì, che ha curato le lezioni di italiano, le attività e i seminari di studio per i 16 studenti selezionati. A Orvieto gli studenti hanno frequentato un corso di lingua italiana e hanno approfondito campi di studio come geografia, turismo, grafica, enogastronomia; hanno svolto attività sui monumenti, i musei cittadini e i laboratori artigianali per conoscere meglio la nostra città e il suo hinterland e, sempre centrati sulla città, hanno partecipato a seminari su teatro, fotografia, vino, manifestazioni enogastronomiche.

Al loro ritorno, le conoscenze acquisite serviranno alla promozione di Orvieto in Germania. A partire dal 3 maggio prossimo e fino al 3 luglio, infatti, presso la Georg-August-Universität di Gottinga sarà allestita una mostra dedicata a Orvieto, con una festa di inaugurazione in cui verranno serviti prodotti tipici di Orvieto e della regione Umbria. All'organizzazione della mostra e della campagna di comunicazione turistica per la città di Orvieto parteciperà anche Lingua Sì, che insieme agli studenti tedeschi si occuperà della preparazione del materiale pubblicitario, coinvolgendo professionisti del settore e associazioni di categoria dell'Umbria. Gli studenti creeranno anche materiale informativo in lingua tedesca su Orvieto: un dépliant, cartoline, un video di 20 minuti circa che sarà proiettano in vari cinema della città di Gottinga. E' prevista anche la partecipazione dell'attore Sebastiano Vinci che curerà alcuni aspetti di regia per la preparazione del video. Parti della mostra verranno poi "esportate" in città. Le fotografie più belle saranno esposte in diversi ristoranti di Göttingen ed è prevista una presentazione dell'intero progetto in un locale centrale della città, famosa per la sua università fondata nel 1737 da re Giorgio II Augusto di Hannover, re di Gran Bretagna e di Irlanda, e tutt'ora una delle più prestigiose d'Europa.

Il titolo della mostra, che potrebbe essere esportata in altre città tedesche, è: "Orvieto: Entdecke die Langsamkeit!" ("Orvieto: alla scoperta della lentezza!") e fa riferimento al romanzo Die Entdeckung der Langsamkeit (1983) di Sten Nadolny che in Germania ha avuto molto successo, tradotto poi in Italia per i tipi di Garzanti con il titolo "La scoperta della lentezza". Il progetto, infatti, fa riferimento all'idea della cittaslow, che gli studenti hanno trovato molto interessante. Per pubblicizzare l'iniziativa, sul sito dell'Istituto di Italianistica dell'Università tedesca verrà aperta una pagina che illustrerà il progetto. L'esperienza verrà trattata anche dal quotidiano locale Göttinger Tageblatt e da altre testate nazionali tedesche come la FAZ e la Frankfurter Rundschau. Inoltre, sono in programma interviste radiofoniche sulla radio regionale NDR e sulla seguitissima Stadradio Göttingen della città di Gottinga.

Un grazie sincero alla Città e a tutti gli orvietani è stato espresso dalla responsabile del progetto Ilva Fagiani, mentre l'assessore Calcagni ha ringraziato la docente e gli studenti per le loro parole di apprezzamento. Molto lusinghieri anche i giudizi degli studenti, sia sulla città che sulla disponibilità e sulla calorosa accoglienza degli abitanti, letti da loro stessi sotto forma di pensieri. Ne riportiamo di seguito alcuni. Per altri giudizi degli studenti tedeschi rimandiamo anche al nostro video, che già da vari giorni sta promuovendo il progetto e la città di Orvieto dalla prima pagina di google news - insieme a un altro articolo di Umbria Left  nella stessa lusinghiera posizione - se si digita "Università di Gottinga".

Alcuni pensieri espressi dai giovani di Gottinga:

  • "Non posso immaginarmi di non passeggiare più per Corso Cavour. Ad Orvieto ho conosciuto persone giovani e anziani, ma soprattutto ho conosciuto questa città da un'altra angolatura. Mi piace questa tranquillità. Spero di tornare".
  • "Orvieto è stata un'esperienza indimenticabile. E' una città varia. Per chi studia storia dell'arte è una scoperta continua. Mi è piaciuta la gentilezza e la disponibilità degli orvietani. Non mi sono piaciute le macchine che hanno interrotto la lentezza e le passeggiate".
  • "Già salendo ad Orvieto con la Funicolare ho capito che questa città era piena di atmosfere e mi è stato spontaneo fare un paragone con Siena. Vivendo per tanti giorni ad Orvieto ho capito che è unica e che è dimensionata all'uomo. Pochi crimini, viste incomparabili. E' stato impressionante vedere quanta gente era disposta ad aiutarci e a collaborare al nostro progetto".
  • "Orvieto è stata una sorpresa e un piacere. Qui abbiamo imparato ad apprezzare la lentezza e la tranquillità e la gente è cordiale, aperta, interessante. Abbiamo avuto inviti generosi a cena e con loro abbiamo fatto lunghe chiacchierate. Ci hanno fatto conoscere la città sotto le tante sfumature della lentezza che significa ricerca della qualità in ogni espressione e attività quotidiana: dal fotografo, al falegname, al maestro gelataio".
  • "Orvieto mi mancherà: è un vivace luogo d'incontro che mi ha insegnato l'arte del godimento. Cioè la capacità di valutare i momenti per godere dei propri sensi. Il Duomo mette insieme tanti dettagli. La lentezza è riempire la vita di ogni giorno, passo dopo passo, minuto dopo minuto con gusto e passione".

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