cultura

Anpi Orvieto presenta "Il libro della Shoah italiana". Giovedì ore 18,00

mercoledì 18 novembre 2009
di luca filippetti
Anpi Orvieto presenta "Il libro della Shoah italiana". Giovedì ore 18,00

<< Oltre sei milioni di vittime della Shoah da tutta Europa. Oltre ottomilaseicento le vittime italiane, in gran parte uccise nel campo di Auschwitz. Pochissimi i sopravvissuti. Sono le voci di questi ultimi che il libro di Marcello Pezzetti offre, frutto di dolorose ma lucide testimonianze raccolte dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea(Cdec). Voci che parlano per l’infinita moltitudine di sommersi, rimasti senza ascolto >> (Giorgio Sacerdoti)

Marcello Pezzetti "IL LIBRO DELLA SHOAH ITALIANA"
I racconti di chi è sopravvissuto
Einaudi Editore, Torino,2009

Presentazione
Giovedì 19 Novembre 2009 - ore 18.00
Sala Convegni de Il Palazzo del Gusto, via Ripa Serancia I,16 Orvieto (Terni)

Partecipano:
- Marcello Pezzetti
- Valentino Filippetti,Anpi Umbria
- Andrea Sensidoni, Anpia Terni
- Pier Giorgio Oliveti, Anpi Orvieto

Nel libro sono centocinque le voci con nome e cognome, sessanta donne, quarantacinque uomini, che danno testimonianza della loro esperienza di deportati ad Auschwitz. Pezzetti ci presenta un’opera davvero straordinaria, dando “il microfono” senza commento ai pochi sopravvissuti di un’esperienza, quella della Shoah, sempre difficile da raccontare, da dire, perfino da immaginare, per la quale anche il lessico scricchiola ed è talvolta inadeguato. Bisogna però sforzarsi di farlo, per non dimenticare, mai, nemmeno un particolare di questo baratro. Ed’è quello che hanno fatto i protagonisti del libro. Ne esce uno spaccato variegato in cui le singole biografie delle persone, incolpevoli vittime di un’ingiustizia epocale, si intrecciano con “il progetto” che le coinvolge, la cosiddetta “soluzione finale”. Se l’idea, la regia e l’esecuzione si devono alla follia nazista, non dobbiamo qui sottacere o sminuire le responsabilità dal fascismo made in Italy, con connivenze politiche e operative o semplici colpevoli omertà. A partire dal Manifesto degli scienziati razzisti pubblicato il 15 luglio del ’38, venne anche in Italia consapevolmente aperta la strada alle famigerate Leggi Razziali,(Decreto Legge del 5 settembre 1938,«Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista», D.L. del 7 settembre 1938«Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri»,6 ottobre e 17 novembre 1938, “dichiarazione sulla razza” del Gran Consiglio del Fascismo e successivo Regio Decreto) firmate da Benito Mussolini in qualità di capo del Governo e poi promulgate da re Vittorio Emanuele III. Le quasi cinquecento pagine del libro di Pezzetti ci dischiudono una quotidianità lacerata di migliaia di cittadini italiani sequestrati, umiliati, violentati nei loro affetti, nel corpo, nello spirito. Ragazze e ragazzi prelevati a scuola, quella scuola, la loro, che d’un tratto non li accoglie più. Uomini, donne, bambini, testimoni diretti di un gorgo della Storia, che per puro caso li ha restituiti ad una vita del “dopo”, che oggi, dopo sessanta anni, può essere per la prima volta “parlata”.