cultura

Entriamo insieme nella Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" di Orvieto. Taglio del nastro sabato 28 febbraio alle ore 11

venerdì 27 febbraio 2009
di Ufficio Stampa Comune di Orvieto

Sabato 28 Febbraio 2009:

  • alle ore 11 taglio del nastro alla presenza della governatrice dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti;
  • dalle ore 16 alle 18,30: "La Città in Biblioteca", apertura al pubblico.

Cerimonia d'inaugurazione della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" di Orvieto, Sabato 28 Febbraio alle ore 11 nella storica struttura restaurata dell'ex Convento di San Francesco in Piazza Febei, alla presenza del Sindaco, Stefano Mocio, della Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, dell'Assessore alla Cultura di Orvieto, Giuseppe Maria Della Fina e del consulente, esperto per i servizi bibliotecari, Giuliano Bastianello che in un intervento sul tema "Immaginando il futuro" parlerà delle prospettive di sviluppo di questa istituzione culturale, importante per Orvieto, ma anche per l'Umbria e l'Italia Centrale.
Dalle ore 16 alle 18,30 del pomeriggio seguirà un altro appuntamento davvero da non perdere per gli orvietani e i visitatori: "La Città in Biblioteca" - entriamo insieme nella Nuova Biblioteca Pubblica.
La ri-apertura della Biblioteca Comunale di Orvieto è, infatti, un evento culturale atteso, per molte ragioni: la Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" appartiene a tutti i cittadini - ai giovani in particolare - ed assolverà al ruolo di luogo di promozione sociale, trova sistemazione in un luogo importante e prestigioso come l'ex Convento di San Francesco completamento restaurato e è dotata delle più moderne tecnologie.

La Nuova Biblioteca è un servizio aggiornato, tecnologicamente avanzato, aperto e soprattutto luogo di incontro, distribuito su 2.100 mq. di superficie disponibile per custodire e mettere a sistema il patrimonio della Biblioteca Comunale di Orvieto, la seconda dell'Umbria dopo la Biblioteca "Augusta" di Perugia, con una dotazione libraria stimata in oltre 100.000 volumi, di cui 30.000 riferiti al fondo antico di pregio, patrimonio che si è ulteriormente accresciuto con la recente donazione Giuseppe Gadda Conti (4000 libri dedicati in massima parte alla cultura anglossassone). Nella nuova Biblioteca, inoltre, confluirà nella sua unitarietà, anche l'intera donazione Sovena composta di opere d'arte datate tra Ottocento e Novecento.
Con la Biblioteca Comunale, infine, l'area della città compresa fra Piazza Duomo e piazza Febei si caratterizza ulteriormente come itinerario della cultura. Infatti, su Piazza del Duomo si dispiega il Sistema Museale di Orvieto, mentre su piazza Febei si affacciano la chiesa di San Francesco (proprietà comunale) aperta stabilmente al pubblico, la Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi", il Centro Espositivo e Auditorium di palazzo Coelli con la sede della Fondazione Cassa di Risparmio e la presenza dell'Istituto Storico Artistico Orvietano.

Il restauro dell'ex Convento di San Francesco ha richiesto dieci anni di lavori ed investimenti per complessivi 7 milioni di Euro provenienti: dalla Legge Speciale per Orvieto (242/97), dall'Accordo di Programma Stato/Regioni per i Beni Culturali, da fondi regionali (per arredi e attrezzature) e da fondi comunali (mutui).
Un intervento imponente e accurato su un complesso architettonico di pregio, destinato ad assolvere ad una funzione significativa come è quella di una biblio-mediateca dotata di servizi all'avanguardia, tra le più importanti del Centro Italia con una considerevole disponibilità di spazi per la custodia, la consultazione e il deposito.

L'attigua chiesa di San Francesco rappresenta uno dei più significativi monumenti medievali orvietani. Iniziata già nella prima metà del Duecento (1240) fu ampliata nel 1262 per volere di San Bonaventura e consacrata da Clemente IV nel 1266. Durante i secoli la chiesa ha subito molti interventi e rifacimenti: i più significativi nella seconda metà del ‘500 e nella seconda metà del ‘700 (1768-1773) che ci hanno restituito la chiesa così come la vediamo oggi. I lavori hanno interessato tutto il complesso, ne è testimonianza il puteale della cisterna posto nel chiostro del convento di san Francesco scolpito da uno scalpellino: Curzio Testasecca nel 1580. Inoltre, in un documento dell'aprile del 1586, Ippolito Scalza compare nel contratto d'appalto per la ristrutturazione del convento, è quindi probabile che il chiostro attuale derivi da un disegno dello stesso Scalza.

L'intervento di consolidamento del complesso di San Francesco ha riguardato tutta la struttura pur nella conservazione degli elementi originari della stessa. In particolare, si è intervenuti sulle volte del primo piano, su tutte le coperture riproposte in legno e, fondamentale, è stato l'intervento sul campanile della Chiesa di San Francesco che per la sua mole costituiva una minaccia per la sicurezza di tutta l'area.
Dal punto di vista degli impianti, la nuova Biblioteca è stata attrezzata con: impianto elettrico a zone con gestione centralizzata e computerizzata, impianto di climatizzazione con corpi scaldanti a pavimento ed aria primaria per garantire i ricambi in funzione dell'affluenza; impianto antintrusione e di videosorveglianza per il controllo degli accessi, impianto antitaccheggio, impianto di rilevazione fumi e antincendio.

L'organizzazione della nuova Biblioteca nella sede del complesso di San Francesco prevede: al piano terra dove l'antico chiostro al centro del complesso monumentale è stato chiuso da vetrate, sono stati concepiti il livello di ingresso, accoglienza, orientamento ed informazione, l'emeroteca, le postazioni informatiche di consultazione dell'archivio e di catalogazione ed accesso ad altre biblioteche in rete, percorsi di accesso e sbarramenti e la sezione ragazzi. Al secondo piano vi sono gli spazi di lettura e consultazione di base, una sala studio-consultazione e tutto il settore multimediale: CD, ascolto musica, consultazione off line e on line e sezione dedicata all'editoria locale. Ad oggi, il fondo antico della Biblioteca Comunale è un po' la ‘scatola nera' della città, la memoria del passato destinata a tornare attuale nel presente e nel futuro. Il fondo moderno destinato alla sola lettura è organizzato a scaffale aperto per aree disciplinari.

Dalla Biblioteca Comunale alla Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi"