cultura

Nutrimenti: è on line il nuovo numero di "Fili d'aquilone"

domenica 22 febbraio 2009

Nutrire il corpo e l'anima, ma senza esagerare, senza forzature, senza imporre ad altri le proprie convinzioni, etiche o religiose.

Il numero 13 di Fili d'aquilone, la rivista diretta da Alessio Brandolini, prende avvio con il breve racconto drammatico e sarcastico di Stefano Cardinali, "Una ricetta esemplare", al quale si affianca il brano "L'aranceto" di Giuseppe Manfridi, che ha sempre a che fare con il nutrimento. In "Volgendo le spalle a chi muore" Armando Santarelli ragiona su chi ha la fortuna di nutrirsi e chi no, e affronta la piaga dei morti per fame.

Il reportage fotografico di Valentina Pasquinelli ("Il coltello nel pomodoro"), introdotto da Ambra Laurenzi, narra con le immagini il rapporto tra cibo e fotografia e la trasformazione dei soggetti fotografati in elementi simbolici. Quello di Adriano Perini ("Natura nutrice"), sempre introdotto da Ambra Laurenzi, "inquadra" luci, fiori, radici, colori, nonché i giardinieri che lavorano in un Orto Botanico, e invita ad assaporare più a fondo la natura, a lasciarsene nutrire.

Per la poesia straniera:

Alessio Brandolini ci parla dell'opera e della vita della sfortunata poetessa argentina Alfonsina Storni e traduce una scelta di sue poesie; sempre Brandolini presenta un libro uscito da un paio di mesi in Italia: il Requiem del poeta brasiliano Lêdo Ivo. Irene Campagna ci introduce nel mondo poetico di Roque Dalton, ma partendo dal suo unico romanzo, Pobrecito poeta que era yo..., e propone una breve antologia poetica dell'autore salvadoreño - curata con Emanuela Jossa - preludio di un'antologia in via di pubblicazione. Claudine Bertrand e Viviane Ciampi presentano un autore del Quebec di origine italiana: Antonio D'Alfonso, che con la sua densa poesia in lingua francese scava nella propria identità, e si "nutre alle radici". Jolka Milič, infaticabile esploratrice della poesia contemporanea slovena, seleziona e traduce testi di Barbara Korun. Martha Canfield, proseguendo nell'analisi della poesia colombiana, ci parla dell'opera di Álvaro Mutis, in particolare affronta il libro di poesia Le opere perdute, di prossima uscita in Italia.

Per la poesia italiana:

Fabio Pierangeli in "Nutrimenti della grande poesia" prende avvio da alcuni versi di Giacomo Leopardi per introdurne e scandagliarne l'opera. Fausta Squatriti ci parla dell'ultimo libro in versi di Roberto Agostini, Mattini antartici e Alberto Casadei di quello di Alessio Brandolini, Tevere in fiamme. Proponiamo poi una silloge poetica di Vera Lúcia de Oliveira, tratta dal libro inedito La carne quando è sola, scritto dall'autrice brasiliana direttamente in italiano. La stessa de Oliveira presenta due poetesse (Ilde Arcelli e Antonella Giacon) di un circolo letterario perugino fondato per "nutrire la poesia": Il Merendacolo; sui prossimi numeri proporrà altri autori di questo circolo.

Interventi legati al tema del "nutrimento" sono quelli, politici e molto polemici, del francese Bernard Noël che argomenta su "Come nutrire una rivoluzione senza popolo" e di Emiliano Sbaraglia che si chiede (e ci chiediamo): "Che fine ha fatto la sinistra italiana?". Massimo Mastrogregori, sul solco del pensiero e dell'opera di Erich Auerbach, traccia un ritratto della civiltà europea tra "unità e molteplicità". Viviane Ciampi in "Poesia e spiritualità" propone un colloquio con l'artista Luisella Carretta.

Legati al mondo dei più piccoli sono, come di consueto, il racconto di Annarita Verzola, "Testavuota e Testapiena" e l'ultima puntata di Jolka Milič sulla letteratura slovena per l'infanzia, che propone tre autori: Lojze Kovačič, Marjan Manček e Tatjana Pregl Kobe.

Le Rubriche ci nutrono con:

"Cibi" (otto poesie della Dickinson) di Giuseppe Ierolli, nell'abituale escursione nel mondo poetico di ED. "La voce della terra" di Elvio Cipollone ci ricorda "la lezione del maiale" e Verónica Becerril, nella sua rubrica dedicata al cinema, recensisce il film del regista franco-algerino Abdel Kechice Cous-cous. Infine, Federico Platania in "Ascoltare, una rubrica per le orecchie" ci offre un ricco e sostanzioso menù "di portate musicali".

Ci rimane soltanto di augurarvi una buona e "nutrita" lettura.

Il prossimo numero uscirà più o meno fra tre mesi, sarà dedicato all'infanzia (anche quella maltrattata) e avrà per titolo INFANTI.