cultura

Oltre l'Occidente: a Todi un'interessante mostra di tessuti orientali a cura di Enrico Mascelloni e Graziano Marini

giovedì 7 dicembre 2006
COMUNE DI TODI - ACAS SERVICES EVENTI OLTRE L'OCCIDENTE - Rappresentazioni estreme nei tessuti orientali A cura di Enrico Mascelloni e Graziano Marini Data inaugurazione: 8 dicembre 2006 alle ore 17;30 Spazi espositivi: Sala delle Pietre; Monastero delle Lucrezie. Todi (Pg) Durata mostra: 8 dicembre 2006 – 4 febbraio 2007 Orari apertura: 10 – 13; 14;30 – 18. (lunedì chiuso) Ingresso libero
Quante volte, osservando un tessuto orientale, viene spontaneo leggerci delle forti similitudini con opere celebri dell'arte contemporanea occidentale? Fin troppo spesso, sembra lecito rispondere. E se una parte dell'arte d'oggi resta visualmente estrema e radicale, lo sono e lo sono state anche alcune esperienze tessili. Tuttavia risultano pressoché ignote in occidente, e questa mostra intende presentarne alcune tra le più sorprendenti. "Il criterio è far conoscere delle rappresentazioni estreme in un linguaggio d'immensa gittata com'è quello del tessuto e in un territorio vastissimo che va dall'Iraq alla Cina. In un mondo, quindi, in cui il tessuto è stato e in parte ancora resta il nodo di massima eccellenza tecnica di molte civiltà e d'innumerevoli culture. Qualcosa di simile, per chiarirne l'importanza, a ciò che è stata la pittura in occidente sino a tempi recenti. In quanto rappresentazioni estreme, assai diverse dalla stragrande maggioranza dei tessuti orientali vecchi e nuovi che hanno circolato in Occidente (e spesso poco note anche in oriente), hanno relazioni strettissime con le più audaci esperienze visuali dell'arte contemporanea. Sono state infatti scelte da occhi occidentali e volenti o nolenti innescano meccanismi comparativi con l'arte di casa nostra" (Graziano Marini e Enrico Mascelloni, dal saggio che introduce il catalogo). Verranno presentate 90 opere a volte di notevoli dimensioni e di eccezionale qualità, allestite negli spazi suggestivi della Sala delle Pietre e del Nido dell'Aquila. I tappeti di propaganda dello Xing- Xiang (anni '40-60) e i Tappeti di guerra afghani (dagli anni '80 ad oggi), protagonisti di un mondo iperfigurativo che si misura con la contemporaneità più calda, convivono con opere che sembrano appartenere a tradizioni immutate e remote e dove l'astrazione tende sia ad un radicale minimalismo che ad un'occupazione fittissima di tutto il campo visivo: antichi feltri centroasiatici, Julakhirs di Buchara e Samarkand, Kilim anatolici e caucasici, grandi teli ricamati ( a volte Kilim) del Sind, del Beluchistan e dei territori della Frontiera di Nord-Ovest (area pakistana a ridosso dell'Afghanistan, che, come si vedrà, non produce soltanto le armi per Al Quaeda), tessuti Zoroastriani e teli Qashqa'i dell'Iran. La rassegna è organizzata da Acaservices Eventi e si avvale di un catalogo per i tipi SKIRA editore che contiene i testi di Alessandro Fantò, Graziano Marini e Enrico Mascelloni, la riproduzione di tutte le opere in mostra, foto di repertorio, schede e apparati bibliografici.